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Un video di Steve Jobs come testimonianza nel processo su iPod

Un video di Steve Jobs usato come prova durante il processo nel quale Apple è accusata di aver usato meccanismi di Digital Rights Management (DRM) per bloccare gli utenti nell’ambiente chiuso di iTunes e iPod. Mostrato in tribunale nella giornata di ieri, il filmato fu registrato nel 2011, poco prima della morte del compianto Steve Jobs, il quale si trova a rispondere a diverse domande riguardo Real Networks, società sviluppatrice del software Real Player di cui Apple, negli anni passati, avrebbe bloccato il funzionamento con iPod, un danno, stando alle stime dell’azienda, pari a 350 milioni di dollari. “Esistono ancora?” scherza Jobs, riferendosi a tale azienda. Nell’intervista, il fondatore di Apple risponde spesso in maniera evasiva – spiega Apple Insider – a diverse domande, tra cui quella sul perché Apple era stata citata in giudizio: “Non mi ricordo”, “non so”, “non ricordo”, sono le parole ripetute da Jobs per ben 74 volte.

Apple, lo ricordiamo, rese incompatibili i brani di Real Player con iPod attraverso diversi update di iTunes. In questo modo la Mela avrebbe dissuaso gli utenti a passare a piattaforme diverse, in particolare quella sviluppata da Real Networks. Nel 2004 Apple fu accusata di aver deliberatamente modificato il firmware di iPod rendendo non più possibile sfruttare il lettore di musica digitale per riprodurre l’audio venduto sul negozio di musica di Real, modificato per funzionare con la tecnologia “Harmony” di quest’ultima. Cupertino non esitò all’epoca a definire “tattica da hacker” l’operazione che mirava a dare mercato alla musica di Real, fornendole un appoggio non ufficialmente concesso e non gradito da Apple sul più diffuso player.

In base a quanto si apprenderebbe, Jobs era preoccupato che l’industria musicale vedesse l’interoperabilità e la possibilità di copiare la musica da un computer all’altro come un sistema di pirateria, reagendo male. Per i querelanti, Apple ha violato le leggi antitrust bloccando l’hardware al solo software proprietario; dall’altra parte, la società di Cupertino sostiene che l’iPod non era l’unico dispositivo di riproduzione musicale sul mercato, quindi non avendo un monopolio non erano obbligati a garantire la compatibilità dello stesso con i software concorrenti, tutt’altro, permettendolo, avrebbero danneggiato l’esperienza utente di cui Apple è nota.

video di Steve Jobs

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