Retina Display, rivoluzione anche per i siti Internet

The Next Web si chiede come sembreranno i siti web sullo schermo del nuovo MacBook Pro con display Retina e simili visto che probabilmente i concorrenti di Apple non tarderanno a proporre soluzioni analoghe. La risposta è che l’esperienza di visione potrebbe non sempre essere piacevole come si potrebbe intuire dalle dichiarate specifiche del portatiule Apple. 

La ragione è proprio nella qualità dello schermo; come avviene sull’iPad anche il più piccolo pixel normalmente nascosto, qui verrà evidenziato e basterà poco per far apparire brutte, pagine web progettate per schermi con vecchie tecnologie. Il web è ancora molto basato su immagini bitmapped e nonostante sia stata percorsa molta strada da quando era obbligatorio suddividere il layout in parti più piccole in tabelle HTML, in questo settore la grafica scalabile non è ancora ampiamente adottata.

Bottoni, logo e tutto ciò che in Photoshop (o simili) è “salvato per il web” sembreranno elementi sfocati e sgranati anche agli occhi di utenti inesperti. Apple sa che questo non scoraggerà gli utenti dall’acquisto del computer con display ad alta risoluzione ma è chiaro che chi lavora nel mondo del web ha bisogno di prepararsi.

Tra le “sfide” che bisognerà affrontare: larghezza di banda a sufficienza (è necessario avere più velocità per trasferire foto più pesanti, video e grafica di maggiore qualità), grafica vettoriale (alla pari del testo è un’opzione che già da tempo bisognerebbe aver preso in considerazione in virtù della sua flessibilità e della diffusione di dispositivi con varie risoluzioni), trasformazione del modo di lavorare (prepariamoci a dire addio ai salvataggi delle immagini a 72 dpi), cambiamenti tipografici (risoluzione superiore significa riprogettare siti in modo da adeguarsi correttamente alla maggiore larghezza e altezza di questi display). Tutto questo richiederà impegno, ma renderà il web un posto più bello da vedere. Apple spinge per un web migliore e web designer, sviluppatori e provider dovranno volenti o nolenti prepararsi.

[A cura di Mauro Notarianni]