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Mac nelle imprese: negli Usa è pronto il boom

Le potenzialità  di crescita di Mac nel mondo delle imprese sono le migliori da 20 anni a questa parte. Questo il messaggio, decisamente ottimistico, contenuto in una analisi di Information Technology Intelligence Corp. (ITIC), sulla base di una ricerca compiuta su 700 aziende alle quali è stato chiesto se hanno in progetto di lasciar usare ai dipendenti che lo desiderano Mac per compiti di lavoro.

«La percentuale di coloro che hanno risposto di sì – spiega Laura Di Dio parlando a Computerworld – è stata esattamente il doppio di quella ottenuta ad inizio anno: il 68% ha infatti intenzione di permettere l’uso di Mac nel corso del prossimi 12 mesi”.

I fattori che hanno portato a questo interessante dato sarebbero molteplici e, non sorprendentemente, tra questi ci sarebbe il fatto che l’hardware Apple è in grado di far girare Windows. La Di Dio sottolinea che il 30% dei computer Mac nelle aziende parte del sondaggi vengono usati con Windows XP e Windows Vista; la percentuale è del 2% più alta di quella di inizio anno.

Un altro aspetto che gioca a favore dei Mac è il fatto che in azienda oggi ci sono computer meno potenti e flessibili dei Mac e chi lavora a casa con le macchine della Mela le vuole anche al lavoro. Altri fattori sono la forbice del prezzo tra Mac e Pc, che si va riducendo e la popolarità  di iPhone. E i numeri dicono anche che il fenomeno non è frutto di un semplice “mordi e fuggi”; i Mac nelle aziende sarebbero “al punto in cui si direbbe – dice la Di Dio – in cui c’è una trazione del Mac. In diversi casi i computer di Apple sono già  più di 50. La cosa incredibile è che Apple non ha fatto nulla per promuovere i Mac in azienda. Sono solo i dipendenti che pregano i datori di lavoro il loro punto di forza»

Il fenomeno pare avere anche una portata più vasta e preoccupante (per Microsoft), che dipende dalla ormai riconosciuta incapacità  di Vista di catturare le aziende: il 46% delle aziende non sono interessate a Vista ma intendono passare direttamente a Windows 7, il 38% non hanno alcun piano di migrazione e solo il 7% sta passando a Vista. Il risultato è che il 2,5% delle imprese sarebbe infatti intenzionata a passare a Mac Os abbandonando Windows.

“Dopo avere osservato questo trend per gli ultimi due anni – dice l’analista – posso dire che siamo di fronte ad un filone continuo. Non vedo segni di affievolimento. Non dico che i Mac spazzeranno via Windows con un’ondata di Tsunami ma quello a cui assistiamo è chiaramente la migliore condizione che Apple ha mai avuto nel campo delle imprese nel corso degli ultimi 20 anni”

Apple, in ogni caso, non può pensare di sfruttare fino in fondo questa condizione favorevole senza fare nulla. Secondo la Di Dio, in particolare, Cupertino deve affrontare la situazione con strumenti professionali adeguati: software a supporto dei servizi di rete e servizi di supporto tecnico. “Non possono pensare che gli IT Manager si rechino ad un Apple Store al più vicino centro commerciale per avere un adeguato riscontro su problematiche di carattere tecnico”

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