Per combattere i cacciatori di iPhone, figure a metà tra i bagarini e i ricettatori che hanno il compito professionale di acquistare presso gli Apple Store quanti più telefoni possibili per rivenderli al mercato nero, Apple ricorre al sorteggio. La procedura più inusuale possibile per commercializzare un prodotto, la vendita a clienti scelti a caso, è in vigore da qualche giorno ad Hong Kong, adottata come ultima ratio per impedire eventi come quelli accaduti in Cina, dove tra la gente in coda in attesa di comprare il telefono si sono verificati veri e propri tumulti popolari proprio a causa dell’azione di organizzazioni dedite al reclutamento di migliaia di “spalloni” della fila ai quali viene assegnato il compito di acquistare i dispositivi di Apple e conferirli ai magazzini di ricommercializzazione.
Neppure l’utilizzo di un sito di prenotazione aperto in ore a caso nel corso della giornata e le limitazioni al numero massimo acquistabile ha cancellato l’orda di finti clienti. Per ovviare a questi ostacoli sarebbero stati infatti creati dei robot che pingavano in continuazione, 24 ore al giorno, il sito Apple fino a quando questo non dava accesso alle prenotazioni; in quel momento venivano inoltrate migliaia di prenotazioni a distanza di qualche millisecondo una dall’altra, esaurendo la disponibilità nel giro di qualche minuto. A quel punto la prenotazione veniva consegnata a chi si doveva occupare del recupero del telefono, solitamente un immigrato, che al prezzo di qualche dollaro si recava al negozio per svolgere il compito di manovalanza.
Ora con il nuovo sistema è diventato prima di tutto obbligatorio compilare un modulo con informazioni personali e il numero di un documento di identità. A quel punto non si avrà automaticamente diritto a comprare il telefono, ma si dovranno incrociare le dita e sperare di essere estratti a sorte. Se così fosse, si riceverà una email entro le nove di sera del giorno stesso in cui si è inoltrata la prenotazione e il giorno dopo ci si potrà recare in negozio portando con sé il denaro o la carta di credito ma anche lo stesso documento usato per la prenotazione. Nessun cliente potrà andare in negozio e comprare il telefono senza avere una prenotazione e senza essere stato estratto a sorte. Che tutto questo basti a sbaragliare il determinatissimo esercito dei cacciatori professionisti di iPhone intorno al quale ruota un business milionario, lo potremo dire solo tra qualche giorno.