L’Intelligenza Artificiale ha subito una ulteriore accelerazione con DeepSeek, che prima ha fatto crollare i titoli della Silicon Valley, e poi sembra aver innescato una serie di risposte da parte dei colossi AI USA: pochi giorni dopo aver svelato il modello o3 mini, a sorpresa OpenAI rilascia anche ChatGPT Deep Research.
Se il nome suona già familiare è perché le funzioni di ricerca approfondita sono già state rilasciate da Google proprio con lo stesso nome, oltre a richiamare il Deep ormai celebre per il modello AI super economico e open source cinese.
Il miglioramento degli strumenti AI ora permette a ChatGPT di cercare, analizzare e sintetizzare centinaia di siti web e risorse su Internet per rispondere alle domande e alle richieste dell’utente. Siamo lontani anni luce dalle ricerche classiche che forniscono solo un elenco dei migliori siti web: con ChatGPT Deep Research il risultato finale secondo OpenAI sono report di livello professionale, come quelli creati da analisti e ricercatori di mercato e che richiedono ore se non giorni di lavoro.
Ma mentre le risposte di ChatGPT classico sono praticamente istantanee, la modalità Deep Research è molto intensiva a livello di inferenza e al momento per ottenere la risposta occorrono da 5 minuti fino a un massimo di 30 minuti. Maggiore il tempo di risposta, maggiore il costo di inferenza, anche per questa ragione OpenAI spiega i limiti di utilizzo e l’abbonamento top richiesti per potere utilizzare questa nuova funzionalità.
Innanzitutto occorre essere iscritti al piano di abbonamento più costoso ChatGPT Pro da 200 dollari al mese, circa 195€: ma anche gli abbonati possono utilizzare Deep Research per una massimo di 100 domande – richieste al mese.
Lo sviluppatore avverte che ChatGPT Deep Research può avere allucinazioni, anche se in misura sensibilmente inferiore rispetto agli altri modelli. A parte qualche errore di gioventù nella formattazione, questo agente AI potrebbe avere problemi nel distinguere informazioni autorevoli dalle semplici indiscrezioni.
Come sempre OpenAI è certa che ChatGPT Deep Research migliorerà con il tempo e soprattutto con l’utilizzo da parte degli utenti. Nonostante il fenomeno cinese DeepSeek (bloccato dal Garante in Italia), OpenAI punta a rimanere all’avanguardia del settore come dichiara Mark Chen, responsabile ricerca di OpenAI:
«La nostra aspirazione finale è un modello in grado di scoprire nuove conoscenze da solo.
È fondamentale per la nostra tabella di marcia».
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