Un tanga per domarli, un tanga per trovarli, un tanga per ghermirli e nel buio incatenarli. Se Deathspank Thongs of Virtue, al debutto su Mac App Store, dovesse iscrivere sulla sua (ideale) scatola un motto epico, nulla meglio della riscrittura dell’inizio del Signore degli Anelli può descrivere la filsofia fantasy-demenziale del nuovo capitolo (siamo ormai al terzo dopo Deathspank e Deathspank The Baconing) con protagonista il forzuto, manesco e non troppo acuto supereroe partorito dalla mente di Ron Gilbert.
La storia improbabile e grondante humor sopra le righe, comincia dove era terminato Deasthspank The Baconing, ma vede protagonisti dei tanga, sei in tutto, ciascuno dei quali portatore di virtà ma anche capace di corrompere le menti deboli, come quella di Babbo Natale, che si trovano prigionieri degli scopi di una malvagia congrega. Deathspank, autoproclamatosi migliore eroe che il mondo dei videogiochi abbia mai avuto, dovrà raccogliere i sei tanga e portarli al monte Fat (ogni riferimento al monte Fato è perfettamente voluto) per fonderli e distruggerli.
Il gameplay è quello dei due precedenti episodio, tipico degli hack and slash con elementi RPG e chiaramente ispirato a Diablo. Dovremo migliorare le potenzialità di Deathspank, spazzare via miriadi di nemici e di boss e conquistare progressivamente le sfide che ci verranno proposte. Il vero punto di forza di Deathspank Thongs of Virtue, oltre la semplicità del gioco e l’umorismo sopra le righe, è la grafica di eccellente livello, mai banale e perfettamente attinente allo spirito complessivo del titolo. Abbiamo nemici improbabili, che muoiono in maniere improbabili e pronunciando frasi altrettanto improbabili quanto quelle di Deasthspank mentre li stermina (“Muori personaggio di portata minore!”).
Deathspank Thongs of Virtue, rilasciato con plauso di critica e clienti per le principali piattaforme nel corso della seconda metà dell’anno scorso, è in vendita a 7,99 euro.
Qui sotto il trailer e il gameplay
