Eddy Cue, Senior Vice President Internet Software and Services, in nome di Apple e per conto della famiglia Jobs, ha ritirato il premio postumo Bay Area Business Hall of Fame assegnato al defunto co-fondatore di Apple. Nel corso della stessa manifestazione un riconoscimento è stato assegnato anche Larry Ellison, co-fondatore, CEO di Oracle (e amico di Jobs). Un filmato mostrato nel corso dell’evento, ha evidenziato i meriti di Jobs con varie attestazioni. Bill Campbell, presidente del consiglio di amministrazione di Apple, ha evidenziato un aspetto spesso trascurato quando si parla dei meriti di Jobs: la capacità di saper sin dall’inizio occuparsi della logistica, della distribuzione, gestire i fornitori, elementi indispensabili per la corretta gestione di una società.
Larry Ellison, come visibile nel filmato estratto da quello mostrato nel corso della conferenza, ha sottolineato come Apple a un certo punto era diventata la più grande azienda capitalizzata di sempre, un obiettivo che neanche era nei piani di Jobs. “Non gli interessava diventare ricco, famoso e potente, era ossessionato dalla creazione e produzione di cose belle”. Parole simili da parte di Lauren Powell, vedova Jobs: “Voleva creare strumenti che permettessero alla gente di dare il meglio di sé”.
Cue, ricevendo il premio, ha raccontato alcuni aneddoti personali, ricordano Jobs come “Un collega, ma soprattutto un amico”. “Nei momenti più difficili abbiamo parlato tutti i giorni”. “Quando mia moglie ha avuto il cancro, è stato dalla nostra parte, mi ha aiutato con i medici, con i trattamenti, mi ha insegnato molto su quello che entrambi stavano attraversando. “Mi ha insegnato molte cose, la più importante delle quali è amare ciò che si fa”.
Anche Cue ha ricordato l’ossessione di Jobs per la perfezione, ricordando come ad esempio la sera prima del lancio dell’iMac Bondie Blu, il team di Apple era a mezzanotte riunito al Flint Center di Cupertino: il centro non era disponibile negli orai precedenti per via di un concerto. Nella nottata Jobs insieme ad alcuni dirigenti e dipendenti di Apple provarono e riprovarono la scaletta che sarebbe andata in scena per la presentazione solo poche ore dopo, alle 10 di mattina.
Durante le prove, in una stanza vuota, sotto i riflettori accessi, fu mostrato l’iMac. Guardando la prova della presentazione, dice Cue, “Pensavo, Wow, è favoloso”. Steve fermò tutto dicendo: “Fa schifo” spiegando che la luce avrebbe dovuto illuminare diversamente il computer, non solo il lato frontale ma anche fare in modo di mostrare il colore dello chassis, quando questo era rivolto verso il pubblico. “Trenta minuti dopo”, spiega Cue dopo aver rivisto la scena corretta, “Mi resi conto di quanto avesse perfettamente ragione. Era questa la sua attenzione ai dettagli, quello che ci ha insegnato”.
