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EPEAT rivaluterà  l’impatto abientale degli ultrabook, MacBook Retina incluso

L’affaire EPEAT che ha coinvolto Apple nelle ultime settimane sembra abbia avuto diversi effetti. Dopo le prime polemiche che hanno visto Apple escludere dal registro EPEAT i suoi prodotti, per poi fare marcia indietro a seguito della pressione dell’opinione pubblica, sembra che la Electronic Product Environmental Assessment Tool abbia deciso di rivalutare la compatibilità di alcuni dispositivi con i criteri interni.

Con una comunicazione ufficiale sul sito, Robert Frisbee, CEO di EPEAT, ha annuciato un nuovo processo di verifica, senza menzionare apertamente il nome di Apple, ma con riferimenti nella comunicazione tutt’altro che casuali. Si ricordano le “le vigorose discussioni delle ultime settimane” citando poi “un focus sulla costruzione e tecniche di smontaggio per computer portatili ultra sottili / ultra leggeri” ed in seguito “l’uso di materiale adesivo”.

In questa lista di caratteristiche è facile far rientrare il nuovo MacBook Pro Retina, le cui tecniche di montaggio e la “riparabilità” sono state giudicate già ampiamente difficoltose da iFixit durante il solito “cerimoniale” di decostruzione pezzo per pezzo. Senza dubbio il nuovo notebook della Mela non sarà l’unico prodotto a essere messo nuovamente sotto il riflettore verde dell’associazione, ma è sicuramente il sorvegliato speciale del momento.

La nuova indagine di EPEAT non riguarderà però solo la valutazione dei prodotti, ma anche alcuni chiarimenti linguistici che dovranno evitare ambiguità interpretative nei confronti degli standard da rispettare, così da avere un quadro completo di quanto sarà da applicare. Il processo di revisione dovrebbe durare circa 4 settimane e, conclude Frisbee “potrebbe comportare la rimozione volontaria di alcuni prodotti dal Registro di sistema”.

Dopo le dichiarazioni di EPEAT, siamo andati a verificare la certificazione del nuovo MacBook Pro Retina raggiungibile dal sito. Mentre alcuni aspetti risultano di difficile valutazione senza verifiche più approfondite effettuate da esperti, sembra che alcuni criteri richiesti per l’inclusione nel registro possano essere messi in discussione nel caso del nuovo notebook della Mela.

Per esempio il numero 4.3.1.3 “Facile smontaggio dell’involucro esterno”, sembra difficilmente associabile al MacBook Pro Retina. Al 4.4.2.1 “Aggiornabile con strumenti comuni” si riferisce l’ambiguità linguistica; sicuramente il MacBook Pro Retina è difficilmente aggiornabile senza l’utilizzo di appositi strumenti dedicati per lo smontaggio. E’ da capire come vada inteso il significato di “comuni”.

Al momento Apple si fregia ancora ufficialmente del bollino EPEAT Gold per il MacBook Pro, una valutazione che alla luce di alcuni criteri consultabili sul sito dell’Electronic Product Environmental Assessment Tool sembra non essere totalmente giustificata, almeno non fino al termne del nuovo processo di valutazione apposito, che con tutta probabilità verterà anche sull’ultimo nato a Cupertino.

D’altra parte dubbi sulla possibilità che il MacBook Retina possa sopravvivere con il marchio EPEAT alla revisione delle sue caratteristiche sono state ampiamente espresse nei giorni scorsi e menzionate anche da Macitynet. Di oggi, ad aggiungere altri dubbio, è la notizia secondo la quale Apple stessa nelle procedure di riparazione del portatile, ritiene necessario sostituire interamente la parte superiore del guscio quando si sostituisce la batteria, questo perchè risulta del tutto impossibile scollare l’accumulatore di corrente dal resto del case.

Fonti: Certificazione EPEAT Apple MacBook Pro Retina; Annuncio EPEATMacBook Pro Retina Rapporto Ambientale

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