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Ford e il futuro della smart mobility tra App e infrastrutture: l’intervista di Macitynet

Una casa automobilistica che si propone un proprio spazio con veicoli innovativi ed una serie di esperimenti che integrano mobilità, intrattenimento e connettività non è una novità per chi frequenta gli show dedicati all’elettronica per il consumatore ma lo stand Ford ad MWC15 offriva al visitatore tutta una serie di spunti per riflettere su qual è la direzione che l’industria dell’auto prenderà nel prossimo futuro  per integrare tutte le possibilità e gli strumenti per lo spostamento: dall’auto elettrica (la Focus Elettrica) alla bici elettrica, all’intermodalità alla gestione via App e con un progetto di gestione dei dati che struttura, motiva e alla fine aiuta l’utente finale a compiere la migliore scelta per lo spostamento più efficiente, economico e sicuro.

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E mentre si vocifera di interessi di Apple nel mondo automotive e aziende come Tesla mirano a creare uno stretto rapporto rapporto tra l’auto elettrica e l’infrastruttura di Internet, un costruttore “tradizionale” come Ford, che da tempo sperimenta l’auto connessa digitalmente con il suo sistema Sync ormai arrivato alla seconda versione,  mostra come sia possibile e non tanto lontano nel tempo concepire la mobilità come un sistema intelligente non solo per la connettività ma anche gestire diversi sistemi e mezzi di trasporto non necessariamente tutti in mano al singolo cittadino ma anche parte di infrastrutture pubbliche.

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Smart Mobility Plan è il progetto, annunciato lo scorso gennaio al CES 2015 lavora con 25 esperimenti di smart mobility condotti in tutto il mondo che esplorano le opportunità offerte dalle nuove frontiere della connettività, dal ‘data-mining’ e dai modelli innovativi di condivisione dell’auto.

I problemi causati dalle congestioni del traffico e da tragitti quotidiani casa-lavoro troppo lunghi hanno un impatto socio-economico significativamente negativo. Secondo uno studio della Commissione Europea, il traffico urbano genera ogni anno in Europa una
spesa superiore ai 100 miliardi di euro. Uno studio condotto dall’Office of National Statistics del Regno Unito dimostra inoltre che durante i percorsi casa-lavoro, i livelli di stress sono proporzionali alla durata del tragitto, impattando negativamente sulla qualità della vita in generale.

Nelle soluzioni di Ford vengono integrate le capacità di trasporto intermodale con 2 ‘smart e-bike’ che comunicano con smartphone, auto e infrastrutture, ‘Handle on Mobility’ funziona con una app in grado di identificare in tempo reale la modalità di trasporto più rapida, efficiente e comoda in base a condizioni del traffico, meteo e tempo a disposizione. L’app pianifica il tragitto selezionando automaticamente i mezzi più idonei a percorrere i singoli segmenti del percorso: l’integrazione fra auto ed e-bike potrà in futuro trasformare l’esperienza di trasporto urbana e rendere più agevoli i quotidiani spostamenti metropolitani.

Due e-bike per il futuro
Il progetto è nato con una sfida globale lanciata da Ford ai propri dipendenti in tutto il mondo, chiamati a proporre la propria idea di e-bike. Tra le 100 migliori proposte, Ford ha realizzato e presentato al Mobile World Congress le 2 risultate più adatte all’utilizzo privato e commerciale, la MoDe:Me e la MoDe:Pro, entrambe dotate di un motore da 200 watt e di una batteria da 9Ah con pedalata assistita fino a una velocità di 25 km/h.

Alcune delle dotazioni arrivano dal mondo delle auto come i sensori a ultrasuoni posteriori che rilevano la presenza di auto in fase di sorpasso. In caso di avvicinamento di un veicolo alla e-bike, il guidatore viene avvisato tramite una vibrazione del manubrio, le cui luci si illuminano per evidenziare la presenza del ciclista sulla strada.

MoDe:Me, realizzata con il produttore di biciclette Dahon è rivolta al pubblico privato, è pieghevole e occupa uno spazio ridottissimo per essere trasportata anche su mezzi pubblici dopo avere parcheggiato la propria auto o per raggiungere dei nodi di interscambio.

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MoDe:Pro, prodotta da un team Ford, è pensata un utilizzo commerciale come per corrieri e servizi di consegna urbani.
E’ anche progettata per essere alloggiata, anche in più unità, nel vano di carico di un veicolo commerciale come il Transit Connect (lo vedete nella galleria di foto qui sotto), per trasformarsi in un veicolo di supporto alle attività e agli spostamenti delle piccole e medie imprese e per servizi.

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A fare da comune denominatore un iPhone 6 con l’App MoDe:Link per iPhone 6, dotata che caratteristiche innovative anche sull’interazione tra smartphone, bici, guidatore e ambiente:
le manopole del manubrio vibrano nella direzione verso cui svoltare. Le frecce si attivano automaticamente, a vantaggio dellasicurezza, mentre il navigatore dispone di una mappa che comprende informazioni sulle piste ciclabili e sugli avvisi, anche temporanei, sulla presenza di ostacoli e pericoli per i ciclisti.

Lo “smart routing’ permette l’ottimizzazione intermodale del percorso: la pianificazione del tragitto tiene in considerazione variabili come il traffico, il meteo, e comunica con le infrastrutture del servizio pubblico e i parcheggi per identificare la modalità mista di trasporto più idonea in base al tempo di percorrenza, alle spese e tenendo in
considerazione anche eventi eccezionali o imprevedibili .

La “modalità ‘senza sudare’ funziona attraverso il sistema di pedalata assistita, controllato dalla app che può essere impostato su una modalità che si adatta al battito cardiaco per evitare sforzi e giungere a destinazione senza sudare o mostrare segni di stanchezza

Grazie alla compatibilità con il sistema Ford SYNC, quando le e-bike sono alloggiate nel bagagliaio o nel vano di carico dell’auto o del veicolo commerciale Ford, il SYNC ne mostra il livello di ricarica.

“Esistono diversi modi di spostarsi in città, ma non sempre è facile scegliere la soluzione di trasporto o la combinazione più efficiente”, ha spiegato Ken Washington, Vice Presidente Ricerca e Ingegneria Avanzata di Ford con cui abbiamo parlato nell’intervista in fondo a questo articolo. “Potersi destreggiare con agilità tra auto, autobus, treno ed e-bike, adattando i propri spostamenti in tempo reale in base alle condizioni, può trasformare il modo in cui le persone si muovono nelle grandi città, sia per i cittadini che le aziende che offrono servizi come il recapito delle merci o l’assistenza medica”.

Info Cycle
Al Mobile World Congress, Ford ha presentato anche il programma Info Cycle, un’iniziativa di raccolta dati basata sul protocollo open-source OpenXC grazie alla quale ogni bicicletta può trasformarsi in un centro di raccolta dei dati sul traffico e sulla circolazione urbana, allo scopo di perfezionare in tempo reale i modelli ideali di guida in città
analizzando l’ecosistema dell’urban-biking per incrementare la sicurezza e l’integrazione dei ciclisti. Il box sensori installato sul telaio di una comune bicicletta comunica con lo smartphone del guidatore per inviare a un centro di elaborazione dati informazioni come velocità, accelerazione, altitudine e condizioni metereologiche.

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Una nuova Focus tutta elettrica
La Focus Electric, la versione a propulsione elettrica della Ford Focus, si avvale delle nuove tecnologie disponibili a bordo dei modelli Ford come il sistema di connettività e comandi vocali avanzati SYNC 2. Focus Electric è dotata di motore elettrico da 145 cavalli, alimentato da batterie agli ioni di litio, che la spinge fino a una velocità massima di 137 km/h. E’ dotata di un sistema di ricarica integrato da 6,6 kW che garantisce, alimentato a 32 A, 100 km di autonomia dopo 2-3 ore di ricarica.
Una ricarica completa dura 3-4 ore, e permette di raggiungere un’autonomia di 162 km.
La dotazione della vettura comprende l’interfaccia digitale SmartGauge, che calcola l’autonomia in tempo reale in base all’energia disponibile, allo stile di guida e all’utilizzo degli accessori di bordo, come il climatizzatore e l’impianto audio.
La trasmissione si avvale della ricarica rigenerativa per recuperare fino al 95% dell’energia cinetica che normalmente viene dispersa in frenata. La funzione Brake Coach aiuta il guidatore a massimizzare il trasferimento dell’energia dalla frenata alla batteria incoraggiando uno stile di guida privo di brusche accelerazioni e frenate repentine.

La gamma comprende anche la Mondeo Hybrid,la propulsione ibrido-elettrica, e modelli con motori a combustione a basse emissionicome le versioni ECOnetic, spinte da unità TDCi o EcoBoost e dotate di tecnologie specificamente progettate per incrementare l’efficienza e ridurre le emissioni.

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My Ford Mobile, l’app per gestire l’auto elettrica
Insieme alla nuova Focus elettrica Ford ha annunciato la disponibilità dell’applicazione per smartphone “MyFord Mobile”: con l’App è possibile controllare lo stato della ricarica, verificarne l’autonomia, attivarla o interromperla, e impostare le fasce orarie preferite in cui eseguirla. L’app può anche riscaldare o rinfrescare l’abitacolo dell’auto prima
dell’utilizzo.
L’app mostra anche i vantaggi ambientali in termini di risparmio di emissioni, riproducendo in forma grafica la quantità di emissioni di CO2 risparmiate in base al chilometraggio percorso e allo stile di guida. Lo stile è  ispirato a quello delle app dedicate al fitness o al gaming, aiuta a comprendere come ottimizzare lo stile di guida per incrementare l’efficienza.

La nuova app aiuta il guidatore anche a ottimizzare l’utilizzo della ricarica rigenerativa, che permette di recuperare energie dalle frenate e dalle discese, e di migliorare nel tempo le proprie abitudini di guida. Oltre all’aspetto informativo, l’app offre anche una rappresentazione ludica dei risultati ottenuti in termini di guida ‘green’, attribuendo riconoscimenti al guidatore quando raggiunge nuovi livelli di efficienza: il risparmio di CO2 viene rappresentato graficamente nella forma di palloncini, sfere da fitness e palloni aerostatici il cui volume rappresenta la quantità di CO2 risparmiata.

Impostando in anticipo un orario di partenza prestabilito, l’auto sarà carica e con la giusta temperatura dell’abitacolo al momento desiderato. Il climatizzatore, in questa fase, utilizza l’energia della rete elettrica, anziché quella delle batterie, per consentire di partire sempre con la massima autonomia. Il guidatore potrà trovare sulla mappa della app le colonnine di ricarica più vicine, e raggiungerle grazie al navigatore integrato.

La nuova app è disponibile negli store per i sistemi iOS e Android, e si avvale di un server remoto per il collegamento all’auto, che utilizza la connettività di bordo per comunicare con il sistema di controllo. L’utilizzo è gratuito per i primi 5 anni di vita del veicolo.

L’intervista
Abbiamo chiesto a Ken Washington, Vice President of Research and Advanced Ingeneering e Monika Wagener, Head External Affairs and Communication di Ford Advanced Reasearch and Communication di Ford Europe, di approfondire alcuni degli aspetti discussi durante il panel di Ford dedicato all’interazione tra connected car, e-bike e una visione del lavoro di Ford nel campo della ricerca sulla smart mobility.

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Quando parliamo di Smart Mobility nell’accezione più comune intendiamo di solito il fenomeno già diffuso dell’utilizzazione di auto elettriche e condivise in ambito urbano ma qui a MWC abbiamo visto che la visione di Ford è in realtà piu ampio e le vostre esperienze a livello mondiale rivelano una disparata gamma delle possibilità e degli interventi che si possono avere in tema di mobilità intelligente. Qual’è l’obbiettivo principale del vostro lavoro?

Ford

Ken Washington
Ken Washington

Ci sono molte idee che emergono per rendere più semplice la mobilità delle persone e molte alternative diventano possibili oltre all’’uso di auto: stiamo parlando dell’integrazione di bici elettriche nell’ecosistema di trasporto, scambio di auto, auto su richiesta e c’è anche l’integrazione con il trasporto pubblico, tram e metro e treni.

L’auto connessa emerge come un fattore sempre più comune e lo stile di vita digitale di ognuno sta maturando. Mentre assistiamo a tutte queste trasformazioni vogliamo immaginare un futuro e creare delle infrastrutture con cui integrare il tutto.

Vogliamo immaginare un futuro in cui tutte le opportunità in tema di mobilità siano esposte ad una sistema di analisi per cui la prossima volta che devi fare prendere una decisione per i tuoi spostamenti in condizioni di difficoltà una azienda ti venga in aiuto e ti offra una soluzione già pronta basata sulla tua storia di utente e sulle tue scelte precedenti che sono si sono dimostrate funzionali.

Questo è un futuro che lega insieme veicoli connessi, soluzioni di mobilità, analisi di tipo “big data” e o veicoli che si guidano da soli in una maniera che offra migliori opportunità come pendolare in città o in periferia.

E’ un futuro in cui vogliamo essere dei leader nel potere offrire le soluzioni adatte ai clienti: crediamo che sia da una parte una opportunità di business per noi ed un modo per cambiare il mondo e abilitare il cliente a muoversi con maggiore agilità, maggiore facilità e meno difficoltà.

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State proponendo due biciclette elettriche prototipo a MWC e alla domanda della stampa durate il panel dedicato e i responsabili hanno detto che non c’è alcun progetto di produzione nell’immediato. E’ proprio così? Ford pensa in un prossimo futuro di commercializzare anche bici elettriche visto che queste diventano uno strumento di analisi e completamento dell’offerta di mobilità?

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Potrebbe essere, ma ora è molto importante avere nostri strumenti per comprendere diversi scenari. Le bici non saranno sicuramente vendute nell’immediato, le stiamo solo usando per svolgere i test che abbiamo mostrato a MWC.

E’ molto importante per noi sperimentare in questi campi per avere un periodo di apprendimento e sviluppo utile per migliorare i nostri prodotti in modo da capire le necessità e i desideri del consumatore tenendolo al centro della nostra strategia. Noi poniamo l’utente al centro delle nostre scelte. Ci sono molte opzioni per utilizzare la tecnologia per la mobilità in cui c’è un potenziale di decisioni sbagliate è veramente alto.

Mentre sperimentiamo queste e-bike possiamo conoscere il comportamento dell’utente quando combina la bici con il biglietto del treno, in combinazione con l’auto, posso immaginare uno scenario in cui si tiene la bici elettrica in ufficio e la si utilizza per andare a pranzo, in cui si utilizza un veicolo elettrico come la Ford Focus per ricaricare la propria bicicletta, o per raggiungere l’ultimo tratto di un viaggio iniziato in treno, in cui si usa a fondo o meno l’App su iPhone che ci serve a gestire o si può avere un mix di tutti questi comportamenti.

Sono degli scenari che possiamo prefigurare e stiamo sperimentando sul campo, le bici non saranno vendute per ora e le usiamo per effettuare questi test, acquisire dati e per verificare come le persone le stanno utilizzando e le utilizeranno in futuro e magari anche come eventualmente portare le nostre e-bike sul mercato

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Il progetto Info-Cycle riguarda solo le vostre e-bike o altri mezzi utili per l’acquisizione di dati?

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Le due e-bike che abbiamo mostrato a MWC sono due biciclette che hanno in dotazione una Smart App e che si possono utilizzare in combinazione con l’auto o per l’integrazione con modello di trasporto, dall’altra parte Info-Cycle è un esperimento per cui stiamo utilizzando la piattaforma hardware e software Open Source  OpenXC. Abbiamo costituito un box di comunicazione ed un pacchetto software basato su di esso per cui possiamo utilizzare qualsiasi tipo di bicicletta ed e-bike, il sistema viene utilizzato per tracciare la velocità reale nel traffico, le abitudini di navigazione dei ciclisti nell’ ambiente urbano e come e quanto interagiscono con altri ciclisti: tutte queste informazioni possono aiutarci a sviluppare prodotti più sicuri e costruiti attorno al comportamento reale di chi utilizza la bici in città. Questo è uno dei 25 progetti che abbiamo in corso in tutto il mondo.

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Alcune aziende nel campo automotive stanno lavorando nel campo delle connessione tra l’auto e le infrastrutture di internet, non solo all’interno dell’auto ma anche nella predisposizione di reti che aiutino gli oggetti mobili. Ford sta pensando di sviluppare progetti non solo nella gestione dei dati ma anche nella creazione di infrastrutture come quelle che si prefigurano con l’intervento di Google, Tesla, Facebook con diverse tecnologie per la distribuzione di Internet alternativa ai correnti sistemi.

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C’è un sacco di attività nello spazio di Internet Of Things e sulle novità che l’uso di 4G, LTE, LTE-U e 5G può portare all’interconnettività nel campo della mobilità veicolare e ci sono anche le voci di cui parla pensiamo di lavorare su questo e non prevediamo di diventare una una azienda IT o di telecomunicazione. ma abbiamo da qualche tempo i nostri laboratori anche nella Silicon Valley perchè vogliamo essere parte di quella comunità, vogliamo capire e interagire velocemente e in maniera intelligente con quelle innovazioni che si presentano come un occasione per mettere a frutto rapidamente le nostre conoscenze specifiche nel settore tecnologico.

All’inizio dell’anno abbiamo costituito un team che si occupa dell’interazione con l’analisi dei dati con a capo Paul Ballew (ora Chief Data e Analytics Software Officer di Ford) che sta portando la sua enorme esperienza nel campo per costruire un modello scalabile che ci permetta di sviluppare i nostri esperimenti ad un passo successivo. Il team sarà supportato dai dati che potremo raccogliere attraverso i nostri 25 esperimenti e dall’uso delle nostre auto connesse.

Questo tipo di implementazione richiede una relazione di fiducia con i nostri clienti: sappiamo che i loro dati che vanno protetti, trattati con trasparenza, resi sicuri; dobbiamo avere rispetto della loro privacy e allo stesso tempo il cliente deve sapere che se abbiamo accesso ai suoi dati offriamo in ritorno un vantaggio e un valore aggiunto che lo aiuterà a programmare la propria mobilità smart. Questo è il motivo per cui l’analisi dei dati gioca un ruolo fondamentale nei nostri progetti.

Monika Wagener
Monika Wagener

Macitynet
Da quel che abbiamo visto dal software per iPhone che avete lanciato ad MWC e che è in grado di controllare le vostre auto elettriche sotto tantissimi aspetti sembra che l’auto diventi una sorta di estensione della casa, del proprio habitat e di conseguenza uno degli oggetti di Internet degli oggetti controllabile dallo smartphone come una casa connessa di cui potete controllare a distanza e in anticipo il riscaldamento ed il condizionamento.

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E’ assolutamento vero, i nuovi veicoli stanno diventando sempre più intelligenti man mano che aggiungiamo nuove capacità di controllo e di fatto questo non è una novità per Ford perchè è l’innovazione è nel DNA della nostra azienda e l’applichiamo in ogni aspetto della nostra produzione. Dalla gestione della clientela alla produzione di motori innovativi. La nostra introduzione dell’elettronica nei modelli Galaxy risale a diversi anni orsono. Abbiamo il Remote Start disponibile oggi in molti dei nostri prodotti, i sistemi di infotaiment con Link 2 sono arrivati ad un elevato livello di integrazione e interazione, e si vedranno sempre più controlli innovativi nei nostri prodotti

La prossima evoluzione naturale sarà quella dello sviluppo ulteriore della guida semi-autonoma, la funzione Traffic Jam Assist che permetterà di gestire al meglio le code e gli ostacoli durante la guida, il Parking Assistant che già conoscete e che si evolverà in  remote parking, e cioè la possibilità di uscire dal veicolo e comandare attraverso lo smartphone il parcheggio verso una posizione definita: una sorta di “virtual valet”.

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In Italia abbiamo un elevato numero di impianti fotovoltaici di piccola dimensione installati nelle abitazioni grazie ad una politica di sussidi e quello che manca in questo momento è una integrazione conveniente con sistemi di riserva di energia che permettano l’uso differito dell’energia prodotta… viste le esperienze che state affrontando con le auto elettriche e con le batterie pensate che una delle possibili implementazione della smart mobility possa anche essere un’auto che funziona da backup energetico per la casa?

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In questo momento posso prefigurare solo le cose che stiamo sperimentando nelle iniziative in corso in cui l’auto diventa un sistema di ricarica portatile per le bici elettriche. Stiamo imparando come

il veicolo principale non sia solo un sistema che richiede energia ma anche l’opportunità di diventare sorgente di energia.

Una delle sfide più interessanti in questo senso è basata sulla durata delle batterie in relazione alla dimensione in questo le case automobilistiche hanno molti studi in corso.

Le batterie stanno migliorando continuamente ma ci sono dei limiti fisici per quelle che possiamo includere nelle nostre auto, a tutt’oggi permettono una autonomia che rimane al di sotto dei 200 km: Con il tempo verificheremo tutte le possibiltà in questo ambito grazie all’esperienza dei nostri 25 test in tutto il mondo.

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