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iBrowser: uno sviluppatore racconta la nascita del nome Safari

Da dove arriva il nome “Safari” che Apple da sempre usa per il suo browser? Non si sa, ma Don Melton, sviluppatore che ha partecipato attivamente allo sviluppo di questo applicativo, racconta qualche aneddoto in merito. Don Melton non è uno sviluppatore qualunque ma un personaggio che ha lavorato a numerosi importanti progetti. Prima di lavorare in Apple, questo ingegnere informatico ha contribuito allo sviluppo di Director, di Illustrator e Netscape; si è occupato in qualità di engineering manager della formazione del team che ha sviluppato il browser Apple (qui il primo messaggio inviato alla lista kfm-devel), la squadra che – partendo dal motore di rendering KHTML e KJE (per l’esecuzione di JavaScript)- ha dato via a diversi miglioramenti sfruttati in seguito dalla comunità di vari sviluppatori che usano lo stesso motore anche in altri browser. Melton è stato anche il responsabile del WebKit su iOS, di FaceTime e del framework CoreService.

Il browser fu presentato ufficialmente il 7 gennaio 2003 nel corso del MacWord di San Francisco, annunciato direttamente da Steve Jobs. Melton non ricorda chi suggerì il nome usato poiché non era nella stanza quando la nuova denominazione fu scelta, ma ricorda che in varie riunioni si discusse del nome. Nell’estate del 2002, Steve Jobs e il management di Apple decisero che era ora di mostrare il browser prima della fine dell’anno e nel corso di una sessione di Human Interface design a un certo punto venne fuori il problema di come denominare il software. Jobs stesso provò a suggerire alcuni nomi a voce alta per verificare come suonassero: Melton non ricorda i vari nomi suggeriti da Jobs ma uno di quelli che ricorda pare fosse “Freedom”.

A Jobs piaceva quest’ultimo appellativo poiché evocava sensazioni positive e senso di libertà (bisogna ricordare che all’epoca Apple era legata a Microsoft con Internet Explorer fornito di serie con tutti i Mac); al resto del team il nome non piaceva poiché ricordava un prodotto per l’igiene intima femminile e dopo un po’ il nome fu scartato. Dopo qualche altra sessione, l’appellativo scelto internamente era a un certo punto divenuto “Alexander”, tale rimase per un circa un anno e sembra che codice sorgente e risorse sono piene di riferimenti a questo nomignolo. Il nome non era ancora quello definitivo e il team era ansioso di conoscerlo, in modo da cambiare il segnaposto temporaneo con l’appellativo corretto. Alcune persone del team di sviluppo parlando del software lo identificavano come “iBrowse”, appellativo usato varie volte nei discorsi tra gli sviluppatori ma mai utilizzato all’interno del codice. Sembra che quest’ultimo nome fu utilizzato per uno scherzo, del quale però Melton non parla, promettendo di tornare su questo dettaglio in futuro. Quando ad ogni modo qualcuno del team chiedeva a Melton il nome, questo riferiva frasi del tipo: “Ho appena sentito da Scott Forstall che sarà sicuramente iBrowse”, il che significava pressappoco “non rompete ora con questo dettaglio”. 

Nella seconda metà di dicembre del 2002, Melton si trovava al Caffe Macs (la caffetteria interna di Cupertino) e vide arrivare Kurt Knight, Marketing product manager di Apple. “Cosa succede?” chiese Melton. “Hanno scelto un nome” rispose Knight e all’ovvia richiesta di conoscerlo, Knight rispose: “Safari”. Melton non sapeva cosa pensare e non se lo aspettava (di primo acchito il nome sembrava venire dal nulla e del tutto estraneo) e si limitò a dire: “Non fa schifo”. E così, in effetti, era. Man mano che ci pensavo, a poco a poco, racconta Melton, il nome divenne familiare e mi piacque molto. Mentre raggiungevo l’ufficio, immaginavo “Safari” nel dock di OS X: lo comunicai al team e non fu necessario insistere: il nome piacque subito.
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[A cura di Mauro Notarianni]

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