Dopo il nuovo report di China Labor Warch, Apple avrebbe già inviato un “team di esperti” a Wuxi presso la fabbrica di Jabil Circuit di indagare sugli abusi del lavoro segnalati. La notizie viene direttamente dal portavoce di Apple, Kirstin Huguet, che ha rilasciato un comunicato pubblicato da AllThingsD. Nel documento Apple tiene anche a precisare che l’azienda ha “condotto 14 verifiche complete presso le strutture di Jabil dal 2008, tra cui tre audit a Wuxi negli ultimi 36 mesi”, e insiste sul fatto che Jabil “ha attivo un proprio programma di controllo proattivo e ha sempre storicamente soddisfatto in maniera eccellente gli standard di Apple in merito”.
Anche una portavoce di Jabil dice che l’azienda ha un team di audit “in viaggio per Wuxi per indagare a fondo sulle affermazioni riportate dal China Labor Watch, e aggiunge che il fornitore “conduce più di 100 controlli annuali delle sue operazioni”, e che alcuni (ma non tutti) dei problemi menzionati nella China Labor Watch relazione sono stati scoperti durante un audit in agosto, portando ad un’immediata azione correttiva nei confronti di quei singoli casi.
Intanto la portavoce di Apple afferma che da inizio anno, Jabil a Wuxi ha rispettato in media per il 92% il limite di 60 ore per di lavoro a settimana, anche se durante una verifica completata all’inizio di quest’anno aveva riscontrato che alcuni dipendenti avevano lavorato più di sei giorni consecutivi senza un giorno di riposo ma stava prendendo probabilmente accordi con Apple per “gestire meglio gli straordinari.”
La reazione di Apple e Jabil alle accuse del China Labor Watch sono state fuliminee e si spiegano anche probabilmente con il tentativo di placare il più possibile le acquee prima del lancio dei nuovi prodotti della Mela, che avverrà il prossimo 10 settembre.
