Microsoft torna alla carica con la “tassa Apple”. L’ammonimento a chi pensa di acquistare un computer Mac, già lanciato lo scorso autunno, viene ripercorso con una nota distribuita da Microsoft ai giornalisti nell’imminenza (forse non a caso) del Macworld.
Il “memo” punta l’accento sui costi esagerati, dice Redmond, della macchine di Cupertino che rappresenterebbero un cattivo affare rispetto ai concorrenti PC (con Windows). Microsot accompagna la sua opinione con una tabella (che pubblichiamo in calce) dalla quale emergerebbe come chi acquista un Mac mini spende fino al 16% in più del necessario. Il confronto viene fatto con un Dell Studio Hybrid e un HP Papillon Slimline 3600 dei quali si evidenziano anche le superiori dotazioni software.
No manca anche il confronto tra un iMac, un HP Touchsmart IQ504 e un Del XPS One. In questo caso chi compra Mac sprecherebbe fino a 300$, o il 25%.
Nella nota si fanno notare anche altri problemi oltre al costo: scarsa scelta hardware (anche se curiosamente Microsoft produce quasi tutto il suo hardware anche in versione Mac), poco software e sistemi chiusi (ad esempio, dice Microsoft, App Store)
Già ai tempi del primo attacco ad Apple diversi analisti ed osservatori avevano fatto notare come chi compra Mac sa di pagare di più di quel che gli costerebbe un PC, ma compie questa scelta in maniera consapevole sperando di avere un prodotto migliore e soprattutto meno problematico di quanto non sia un PC con sistema operativo Windows. In questa ottica sperano di spendere un po’ di più prima per spendere meno, in denaro e in tempo, dopo.
