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Recensione Xiaomi Mi Neckband Bluetooth, le cuffie che si ispirano a EarPods, ma con collana

Chi scrive è un grande estimatore delle cuffie Apple ed è per questo che le considerazioni finali sulle Xiaomi Mi Neckband non possono essere che positive. La principale caratteristica di questo accessorio risiede infatti proprio nella conformazione degli auricolari, molto simile a quelle delle EarPods.

Scegliere una o l’altra quindi dipende non solo dalla qualità audio ma anche dall’utilizzo che se ne intende fare: nelle Xiaomi infatti c’è la tecnologia Bluetooth che libera dalle costrizioni di un filo sempre collegato al player multimediale e si ha a disposizione anche un sistema per tenerle appese al collo ed averle così sempre pronte all’uso nel corso della giornata anche se vi movete tantissimo.

Recensione Xiaomi Mi Neckband, le cuffie che sembrano EarPods, ma con collana

Come sono fatte

I materiali sono ottimi: le capsule che proteggono gli auricolari sono in plastica lucida molto robusta, mentre la giuntura che tiene collegato il filo è in morbido silicone (così si evita di spezzare il cavo in quanto risulta molto flessibile). Seguendo il cavo, protetto da una sottile guaina in gomma, arriviamo all’estremità del collare: le punte sono in policarbonato lucido come gli auricolari, mentre la fascia che poggia sul collo è in gomma.

E’ sufficientemente sottile per non ingombrare troppo e mantenere basso il peso complessivo (sulla nostra bilancia da cucina siamo intorno ai 35 grammi) ma allo stesso tempo è flessibilissima risultando davvero confortevole quando appoggiata sulla nuca. Il lato che poggia su di essa è curvo mentre quello posteriore è piatto: sembra praticamente un tubo pieno tagliato a metà, una scelta di design che sinceramente abbiamo apprezzato perché spezza la monotonia di una fascia piatta e ne migliora il comfort.

I controlli si trovano sull’estremità sinistra: un bilanciere permette di regolare il volume con la singola pressione oppure di saltare le tracce attraverso la pressione prolungata, mentre il pulsante accende e spegne gli auricolari con la pressione prolungata, avvia o ferma la riproduzione musicale con il singolo click mentre il doppio click richiama l’assistente vocale.

Apprezzata la presenza della clip che permette di agganciare tra loro i due cavi: si tratta di un sistema non certo innovativo ma che il suo lavoro lo fa bene e, nel caso specifico, risulta ancora più comodo perché non solo tiene vicini i due cavi evitando che saltellino da tutte le parti ma permette anche di chiudere il circuito, creando una vera e propria collana evitando così che le cuffie possano cadere anche durante una corsa.

Come vanno

Anche senza chiuderle a mo’ di collana, le cuffie restano comunque saldamente stabili quando indossate anche perché la fascia in gomma è leggermente piegata, di fatto avvolgendosi in parte intorno al collo.

La caratteristica vincente – o perdente, dipende dai punti di vista – come dicevamo risiede negli auricolari: la vestibilità è la stessa degli EarPods, quindi chi è abituato ad usare queste cuffie non troverà differenze nell’indossare gli auricolari di Xiaomi. Si infilano nelle orecchie e restano in posizione senza stringere, senza pressioni e senza ricreare quella specie di sottovuoto che contraddistingue i classici gommini in-ear e che, a parte con le EarPods, si riesce ad evitare in parte optando per soluzioni in Memory Foam che non sono però sempre disponibili.

Auricolari di questo tipo però riducono il numero di parti mobili, l’eventuale usura nel tempo dei gommini e assicurano comunque una certa stabilità e un comfort che, per chi scrive, non ha eguali. Si sfilano e si infilano con facilità e l’amplificazione del suono è davvero ottima.

Come la controparte Apple, anche qui le frequenze sono separate da due piccoli driver: uno, che direziona il suono direttamente nella cavità auricolare, l’altro che invece rimbalza sul padiglione: quel che ne consegue è un audio ancora più avvolgente e potente.

Per quanto riguarda la qualità audio complessiva, gli Xiaomi Mi Neckband suonano molto bene, con un’ottima riproduzione di tutto lo spettro sonoro: gli alti sono squillanti, i medi molto corposi e i bassi sufficientemente potenti anche se, per queste frequenze, in commercio allo stesso prezzo si trovano cuffie molto migliori a livello di volume finale.

Questi auricolari offrono un suono che si potrebbe più equilibrato sulle varie frequenze, adatte perciò a suonare bene con la gran parte dei generi musicali ma non solo: il microfono incorporato permette infatti di gestire anche le telefonate, potendo così lasciare il telefono in tasca o garantire una migliore comunicazione si si abbinano a smartwatch con chip LTE.

Conclusioni

Gli auricolari Xiaomi Mi Neckband sono a nostro giudizio una scelta azzeccata per chi cerca la versione Bluetooth delle EarPods che è effettivamente sempre mancata: Apple infatti, nell’abbracciare la tecnologia wireless, ha eliminato completamente i fili (con gli AirPods) saltando il passaggio intermedio almeno nella propria produzione a marchio e non esiste un prodotto economico paragonabile nella gamma Beats.

Perciò chi preferisce avere un prodotto che si possa appendere intorno al collo ed avere così auricolari Bluetooth sempre a portata di mano, ora può scegliere un sistema che adotta lo stesso tipo di auricolare Apple e può tenersi alla larga dai gommini in-ear, certamente più stabili quando indossati – perciò più indicati per l’attività sportiva – ma alla lunga molto più scomodi se devono essere utilizzati tutto il giorno e tutti i giorni.

Non dimentichiamoci infine del prezzo: costano solo 30 euro, quanto gli EarPods ufficiali che però sono disponibili solo con spina jack da 3.5mm, mentre qui c’è la tecnologia Bluetooth e il sistema a collana ad ampliarne le possibilità d’uso.

Recensione Xiaomi Mi Neckband, le cuffie che sembrano EarPods, ma con collana

Pro

  • Stessa vestibilità delle EarPods di Apple
  • Costruttivamente ottimi
  • Buona qualità audio
  • Bluetooth
  • Sistema efficace per appenderle al collo (e chiuderle a mo’ di collana per evitare che cadano)

Contro

  • L’assistente vocale (che ci dice quando sono accese, quando sono spente e quando la batteria sta per scaricarsi) parla solo cinese!
  • In confezione manca il cavo microUSB per la ricarica della batteria
  • Le istruzioni sono scritte soltanto in cinese (ma per chi è abituato ad utilizzare questo tipo di prodotti non serve)

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