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Rinchiusi per COVID, cercano di fuggire dalla fabbrica dei MacBook Pro

Un filmato che arriva da una fabbrica cinese di Quanta Computer dove si producono i MacBook Pro, mostra centinaia di lavoratori che cercando di scavalcare i tornelli che dovrebbero obbligarli a rimanere in fabbrica.

Secondo la politica “zero contagi” portata avanti dal governo cinese, in caso di necessità, è possibile isolare i lavoratori, costringendoli di fatto a rimanere in fabbrica 24 ore su 24.

Per impedire la chiusura degli stabilimenti produttivi, il sistema “a bolla” cinese costringe in caso di necessità i lavoratori a rimanere sul posto di lavoro per evitare di interrompere l’operato quando vengono individuati casi di infezioni da Coronavirus. I lavoratori sono costretti a dormire su brande di fortuna o giacigli improvvisati.

Stando a quanto riferisce il taiwanese Economic Daily, centinaia di lavoratori che si occupano dell’assemblaggio dei MacBook Pro hanno cercato di scavalcare barriere predisposte per obbligarli a rimanere in fabbrica, scelta che viene attuata quando – per via di casi di coronavirus, agli operai non è consentito di tornare nei dormitori.

Bloomberg riferisce che l’obiettivo del governo del paese è radunare tutte le persone positive all’interno dei centri appositi, per cercare di contenere al massimo i contagi, una scelta che scatena la rabbia che cresce tra la popolazione.

Nel filmato in questione si vede una fabbrica Quanta di Shanghai dove dall’inizio di aprile i lavoratori sono sottoposti a rigide restrizioni. Dipendenti di Quanta hanno confermato che scontri si sono verificati da giovedì sera; l’azienda non ha confermato ma un dipendente ha riferito di persone preoccupate di ulteriori misure restrittive per via di casi di positività al tampone nel campus.

A Shanghai la decisione del governo di isolare famiglie e lavoratori sta facendo arrabbiare non poco dipendenti di aziende che lavorano in settori chiave nella produzione di chip, computer, settore automotive, ecc. Anche la sede cinese di Tesla usa un sistema simile, fornendo ai dipendenti materasso, sacco a pelo, tre pasti al giorno e un’indennità di una decina di dollari (che cambia in base al ruolo ricoperto) per quanti sono costretti a rimanere negli stabilimenti. I dipendenti devo ovviamente sottoporsi a tamponi continui e controllo della temperatura due volte al giorno.

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