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Shine 2, in prova il bracciale di classe Misfit

La nuova edizione di Shine 2 è ben più di un miglioramento tecnico, che pure c’è, è davvero una rivisitazione di un progetto che è stato molto fortunato e che ha saputo ritagliarsi una interessante fetta di utenti in un mercato molto difficile e competitivo. Una rivisitazione dicevamo perché oltre alla nuova edizione dell’originale Shine troviamo oggi in commercio anche una versione diversa nella forma e nel nome (Ray), con un sensore a forma di tubo, che diversifica la scelta pur mantenendo identiche le capacità del sensore e l’interfacciamento con l’App.

In queste pagina parleremo dello Shine 2 nella sua forma classica, perché è quella che abbiamo provato, ma molto ci sarebbe da dire a proposito di questo marchio, in particolar modo riguardo al suo futuro, che dopo l’acquisizione da parte di Fossil sembra più che roseo, dato che le tecnologie di Misfit adesso fanno parte di orologi di Fossil, Michael Kors e Skagen.

Ma non divaghiamo: la recensione di Shine 2 è bella corposa, vediamo com’è andata.

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Shine 2, la classe non è acqua

E’ semplice Shine 2, un sensore e una batteria interna, simile a quella di un orologio al quarzo, che affianca un bracciale in plastica morbida e un piccolo appoggio per, letteralmetne, indossare il sensore in varie parti del corpo.

La confezione del bracciale è tutta qui, niente cavi di ricarica perché la batteria, che dura circa sei mesi, al termine va sostituita con una nuova, una pratica che divide gli utenti tra quelli che la trovano comodissima e quelli che invece preferiscono ricaricare il bracciale ogni settimana.

Una volta indossato inizia la fase di pairing, che utilizza l’App per iOS e Android, con anche il riferimento ad Apple Watch, che si risolve in pochi passi.

L’esperienza nell’App segue l’eleganza del bracciale. Non così minimalista, ma il design è chiaro, elegante e funzionale. Riguardo la nostra personale esperienza (che comunque copre praticamente tutti gli smartband nel mercato) possiamo dire che l’App è senza dubbio la più bella da vedere. La consultazione è buona, in alcuni punti migliorabile (come è ovvio che sia) ma nel complesso la più piacevole dal punto di vista estetico.

Misft Shine 2

E luce fu

L’esperienza d’uso dello Shine 2, in questo senso similmente al primo modello, è tutt’altro che appariscente. Semplicemente lo indossate e ve lo dimenticate.

Shine 2 è impermeabile, discreto, non ha la necessità di essere ricaricato, quindi non fosse per l’utilizzo dell’App, è “letteralmente” come non averlo.

In realtà da questo punto di vista si nota la differenza maggiore rispetto al primo modello, la vibrazione: Shine vibra per svegliarvi all’ora stabilita (anche se la programmazione della sveglia è un po’ legnosa), vibra per un messaggio o un appuntamento del calendario (ma niente terze parti come WhatsApp o Telegram) o al raggiungimento di un obiettivo. La vibrazione, in effetti, era forse la mancanza più sentita della prima versione.

La seconda novità che caratterizza il bracciale è data dalle luci. Uno dei lati del sensore mostra 12 luci LED colorate che permettono di avere alcune informazioni dal bracciale senza per questo dover consultare l’App. Il modo in cui le luci si accendono, il colore e il tempo in cui stanno accese consente di conoscere, ad esempio, l’ora (con una approssimazione di 5 minuti, perché abbiamo 12 luci per 60 minuti) e la quantità di passi rispetto all’obiettivo (con una approssimazione maggiore, ma qui è meno importante). Imparare il pattern delle luci è abbastanza facile, e ad ogni modo non è obbligatorio perché si può fare tutto dall’App.

Interessante è invece l’App Misfit Link: in pratica una estensione per l’utilizzo normale a cui associare diversi servizi o apparecchi Wireless (compatibili), partendo dal semplice controllo della musica ad alcuni eventi legati al cloud, come Google Drive o Twitter.

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Un aiuto verrà sempre dato a chi lo richiederà

Prendendo spunto da una famosa citazione del film di Harry Potter introduciamo quella che è, dal punto di vista pratico, forse la novità maggiore. All’interno della confezione trova posto una piccola Clip che si aggancia allo Shine 2 permettendo un aggancio ai vestiti in modo più sicuro.

Facciamo un passo indietro: già la prima versione dello Shine poteva essere facilmente sganciata dal bracciale ed essere posizionata in varie parti del corpo, per ottenere una migliore misurazione o per praticità. Spesso però il fatto di dover incastrare il lettore nei lacci delle scarpe, o nella piega della giacca provocava un certo disagio, dato dal fatto che non avendolo al polso era molto facile perderlo.

Con la clip il tutto appare più sicuro, e l’utilizzo fuori dal polso più sereno.

Similmente al passato, il cambio di posizione del sensore deve essere comunicato all’App per ottenere una misurazione accurata, sia durante lo sport che nell’uso quotidiano.

Una discrezione che fa rumore

Misfit Shine 2 in definitiva si presenta come una buona evoluzione del primo modello: la potenza e l’accuratezza maggiore, unitamente alla vibrazione e al rinnovato comparto luci, lo pongono ai nostri occhi come la versione definitiva dello Shine, più che una nuova versione, dato che il design è rimasto immutato. Questo ad eccezione del modello Ray, che come detto si differenzia nella forma ma offre le stesse caratteristiche dello Shine 2.

Si tratta ancora una volta di un Activity Tracker pensato per essere indossato tutti i giorni, nel quale la discrezione è l’argomento principale e l’arma più importante. Una discrezione che non coinvolge le funzioni e l’accuratezza, che sono molto buone, ma la posizione nel polso (o in altre parti del corpo) e il fatto di poter essere utilizzato tanto per una corsa o una batteria di vasche in piscina quanto in una cena d’affari o per andare al cinema con gli amici.

La mancanza di un sensore per il battito caridaco non lo rende ideale per lo sport, in particolare quello estremo, dove lascia il posto a modelli più dedicati, ma piuttosto come compagno ideale per la vita di tutti i giorni, fatta di qualche migliaio di passi, qualche attività qua e la, un paio di sere in palestra e la scampagnata domenicale. Se poi fate sedute di sport più intenso Shine c’è, ma non ha programmi specifici (a parte uno per il nuoto, come acquisto in-App).

Senza dimenticare il controllo del sonno, che seppure senza rilevatore del battito, ma con una batteria di sei mesi, può diventare importante.

Disponibile in due colorazioni da subito (Carbon Black e Rose Gold), se ne aggiungeranno presto altre quattro (Pink, Graphite, Navy e Red), con la possibilità di cambiare all’occorrenza diversi cinturini. Il prezzo, 98,54 Euro, lo rende uno dei regali migliori per il Natale che sta arrivando, anche e specialmente a chi non ha mai provato un Activity Tracker.

Misfit Shine 2 è disponbile da subito con consegna Prime anche su Amazon.it.

 

Pro:

  • Design elegante
  • Lunga durata della batteria
  • Può essere indossato in varie parti del corpo
  • L’illuminazione a LED è bella e funzionale

 

Contro:

  • La mancanza di un display a tratti si fa sentire
  • Alcune funzioni come la sveglia sono da rivedere

 

Prezzo: 98,54 Euro

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