Apple indaga sul blocco iPad Pro dopo carica prolungata, il riavvio è la soluzione temporanea

Nei giorni scorsi anche Macitynet ha riportato la notizia di alcuni iPad Pro bloccati, e non più rispondenti agli input degli utenti, dopo una ricarica prolungata; tutt’altro che semplici rumor, dato che Apple sta indagando in via ufficiale sul potenziale problema. Nel frattempo, però, l’unica soluzione possibile è un semplice riavvio forzato per ripristinare tutte le funzionalità.

Sempre pronta a rispondere ai problemi dell’utenza, Apple comunica ufficialmente, come anche testimoniato dalla redazione di macrumors, di essere alle prese con il problema; sta indagando, effettivamente, per comprendere l’entità delle unità afflitte, le possibili cause e le conseguenti soluzioni. Nel frattempo, purtroppo, l’unica soluzione appare quella di un riavvio forzato: si tratta di un fix assolutamente non invasivo, che si attua mediante la pressione congiunta del tasto Sleep/ Wake e Home per almeno dieci secondi, finché non viene visualizzato il logo della mela a schermo. La buona notizia, comunque, deriva dal fatto che Apple è a conoscenza di questo problema e sta indagando. Secondo le informazioni fornite da chi sperimenta quello che appare essere un bug, il problema si manifesta nel momento in cui l’iPad Pro viene lasciato collegato alla corrente a lungo, come ad esempio accade durante la notte. A quel punto nel momento in cui si prova a riattivarlo, non c’è modo di uscire dalla classica schermata nera.

Solo un reset software consente di tornare alle normali funzioni. Il blocco non avrebbe a che fare con la mancata carica della batteria, visto che il congelamento avverrebbe con il 100% di carica. Il problema sembra essere abbastanza diffuso, con i modelli 32 e 128 GB (Wi-Fi e LTE) colpiti indistintamente. Principale sospettato è ovviamente iOS 9.1, dato che lo stesso problema software venne riscontrato su iPhone 6s e 6s Plus lo scorso mese, ma non è ancora possibile escludere un difetto hardware; se così fosse non basterebbe di certo un aggiornamento di sistema e Apple sarebbe costretta a rimediare certamente in altro modo.