
Grazie al riconoscimento euristico il software è in grado di analizzare il comportamento dei programmi per determinare se un software deve essere considerato o meno un malware. In pratica quest’approccio permette di rilevare e bloccare anche le nuove minacce non ancora catalogate e riconosciute tramite le firme digitali. Come abbiamo già avuto modo di scrivere qui, il numero di minacce esistenti e realmente pericolose per Mac OS X è molto basso in confronto ad altri sistemi operativi, così che l’utilizzo di un applicativo antivirus per la maggior parte degli utilizzatori “consumer” potrebbe essere superfluo. Diverso è il discorso per le aziende (non solo per la sicurezza e la legge sulla privacy, ma anche perché è prevista l’imputabilità di chi, anche in modo involontario, crea danni tangibili) e per chi condivide/scambia file con utenti PC, in particolare con utenti Windows, questi ultimi da anni target preferito degli “untori”. Se, infatti, è vero che utilizzando un Mac ricevendo via e-mail o leggendo da un supporto un file contenente un virus per Windows non avremo alcuna conseguenza, è altrettanto vero che se reindirizziamo quel messaggio o giriamo quel file ad un utente di un PC Windows possiamo comunque provocare seri problemi. Kaspersky con il suo antivirus si occupa anche di fare fronte a questa situazione: riconosce e blocca non solo i (per fortuna pochi) malware per Mac OS X esistenti, ma anche i tanti malware e virus per Windows che potrebbero essere contenuti in allegati e documenti vari che maneggiamo ogni giorno.
[A cura di Mauro Notarianni]
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