Psystar ha avviato la richiesta di amministrazione controllata con tempismo perfetto per ritardare o impedire il confronto in aula. Questa in sintesi la nuova mozione che Apple ha presentato al tribunale della Florida che segue il caso di bancarotta richiesto ed ottenuto da Psystar. Secondo i legali di Cupertino l’assemblatore di Mac-cloni ha richiesto l’amministrazione controllata proprio per bloccare il confronto in aula giunto nella fase cruciale in cui la società deve far luce sul proprio funzionamento interno e sui propri prodotti principali, i cloni Mac appunto.
I legali di Apple portano come precedente il caso della società SCO che, dopo aver avviato cause legali con l’unico scopo di ottenere fondi da tutte le principali aziende che si occupano di Linux a livello professionale, ha richiesto e ottenuto l’amministrazione controllata quando è stata chiamata a pagare le regolari licenze di Unix. In quel caso Novell era riuscita ad ottenere il proseguimento del confronto ai danni di SCO.
In secondo luogo i legali di Cupertino dichiarano che stabilire se Psystar operi o meno in legalità è fondamentale non solo per Apple ma anche per Psystar. Una volta conclusasi l’amministrazione controllata infatti se Psystar verrà giudicata colpevole nel caso contro Apple sarebbe costretta a chiudere i battenti. Viceversa appurando il più presto possibile la legalità del sistema di business e dei prodotti Psystar permetterebbe all’azienda di continuare la propria attività se e quando verrà dichiarato conclusa la fase di amministrazione controllata.
Il morso della Mela si sta stringendo sui punti vitali di Psystar: dopo aver costretto l’assemblatore della Florida ad affrontare spese legali ingenti e sproporzionate alla proprie dimensioni, ora i legali di Cupertino sono determinati ad infliggere il colpo definitivo accelerandone la fine.