C’è preoccupazione nel mondo dei produttori di computer portatili. L’inquietudine deriva dalle difficoltà di Intel a fare fronte agli ordini di processori mobili della serie Arrandale, ovvero dei Core i3, i5 ed i7.
Voci sulla scarsità di queste componenti costruite con una nuova tecnologia da 32 nanometri, sono in circolazione da diverse settimane ma ora i contorni di quella che pare essere la prima vera crisi in fatto di disponibilità della società di Santa Clara da anni a questa parte, si precisano sia grazie a conferme che arrivano direttamente da Intel che da osservatori indipendenti.
Diversi assemblatori, specialmente quelli più piccoli, sono in difficoltà e hanno fatto slittare le consegne di due o tre settimane. Altri hanno preferito passare a processori della concorrenza, in particolare di AMD perché anche sul mercato aperto, quello che viene rifornito da terze parti che acquistano da Intel e poi rivendono a loro volta i processori, non è affato semplice trovare i chip Arrandale. Gli unici che paiono avere qualche nube in meno sul proprio orizzonte sono i parter privilegiati di Intel, come HP o la stessa Apple.
Paul Otellini, Ceo del colosso dei processori, ha sottolineato recentemente come la ridotta disponibilità di chip non è causata da q