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Acquisti online, la Commissione europea vuole semplificare le procedure doganali

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La Commissione europea ha presentato propostone che promettono di semplificare notevolmente le procedure doganali per le imprese, in particolare “per gli operatori commerciali più affidabili”, una riforma indicata come “la più ambiziosa” dell’unione doganale dell’UE dalla sua istituzione nel 1968.

L’obiettivo, riferisce la Commissione, è ridurre “le procedure doganali onerose”, sostituendo le dichiarazioni tradizionali con “un approccio più intelligente alla vigilanza sulle importazioni” basato sui dati, offrendo allo stesso tempo alle autorità doganali strumenti e risorse “per valutare adeguatamente e bloccare le importazioni che comportano rischi reali per l’UE, i suoi cittadini e la sua economia”.

La riforma proposta è indicata come in grado di offrire un quadro doganale adatto “a un’era più verde e digitale”, contribuendo “a un mercato unico più sicuro e competitivo”.

La riforma semplifica e razionalizza gli obblighi di dichiarazione doganale per gli operatori, ad esempio riducendo i tempi necessari per completare i processi di importazione, mettendo a disposizione “un’unica interfaccia dell’UE e facilitando il riutilizzo dei dati”.

Una nuova autorità doganale dell’UE presiederà un centro doganale digitale europeo che fungerà da “motore” del nuovo sistema. Nel tempo il centro di dati sostituirà l’infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’UE, consentendo – secondo la Commissione – di risparmiare fino a 2 miliardi di euro all’anno in costi operativi. La nuova autorità contribuirà inoltre a migliorare l’approccio dell’UE alla gestione dei rischi e ai controlli doganali.

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Foto per https://unsplash.com/it/ di @guillaumeperigois

Secondo le proposte (qui i dettagli), il centro digitale sarà operativo per le spedizioni del commercio elettronico a partire dal 2028; seguiranno (su base volontaria) gli altri importatori nel 2032, con immediati benefici e semplificazioni.

L’intelligenza artificiale sarà utilizzata per analizzare e monitorare i dati e prevedere i problemi perfino prima che le merci abbiano iniziato il loro viaggio verso l’Unione.

Le autorità doganali dell’UE potranno in tal modo concentrare i loro sforzi e le loro risorse dove sono più necessari: per impedire l’ingresso nell’Unione di merci pericolose o illegali e far rispettare il numero crescente di leggi dell’UE che vietano determinate merci contrarie ai valori comuni dell’Unione, ad esempio nel settore dei cambiamenti climatici, della deforestazione e del lavoro forzato, per citare solo alcuni esempi. Contribuirà inoltre a garantire una corretta riscossione dei dazi e delle imposte, a vantaggio dei bilanci nazionali e dell’UE.

Con la riforma in quesitone, alle piattaforme online verrà assegnato un ruolo centrale nel garantire che le merci vendute online nell’UE rispettino tutti gli obblighi doganali. Si tratta di un’importante innovazione rispetto all’attuale sistema doganale, che attribuisce la responsabilità al singolo consumatore e ai singoli vettori. Le piattaforme avranno la responsabilità di garantire che i dazi doganali e l’IVA siano pagati al momento dell’acquisto, per cui i consumatori non dovranno più far fronte a costi occulti o richieste di documenti non previsti al momento dell’arrivo del pacco. Con le piattaforme online quali importatori ufficiali, i consumatori dell’UE potranno essere rassicurati sul fatto che tutti i dazi sono stati pagati e che i loro acquisti sono sicuri e in linea con le norme ambientali, etiche e di sicurezza dell’UE.

Nel contempo la riforma elimina l’attuale soglia, ampiamente sfruttata dagli autori di frodi, in base alla quale le merci di valore inferiore a 150 € sono esenti dai dazi doganali. Fino al 65% di tali pacchi che entrano nell’UE è attualmente sottovalutato al fine di evitare i dazi doganali all’importazione.

La riforma semplifica inoltre il calcolo dei dazi doganali per le merci di modesto valore più comuni acquistate da paesi terzi, riducendo a quattro le migliaia di possibili categorie di dazi doganali. Sarà così molto più facile calcolare i dazi doganali per i piccoli pacchi e le piattaforme e le autorità doganali saranno agevolate nella gestione del miliardo di acquisti del commercio elettronico che ogni anno entrano nell’UE. Si elimineranno inoltre le possibilità di frode. Si prevede che il nuovo regime specifico per il commercio elettronico apporterà entrate doganali supplementari dell’ordine di 1 miliardo di € all’anno.

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