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AirTag sfruttato per tracciare un pacco in giro per il Regno Unito

Un utente del Regno Unito ha sperimentato con successo il tracking di un collo spedito ad un amico residente in una diversa città, usando la rete “Dov’è” e monitorando il movimento passo dopo passo usando un AirTag inserito nel pacchetto.

A riferirlo è Macrumors, citando a sua volta il blog di Intego, spiegando che l’AirTag è stato fissato in un cartoncino, racchiuso in una piccola busta con le bolle e spedito. L’utente, tale Kirk McElhearn, vive nella piccola cittadina di Stratford-upon-Avon e ha spedito il suo AirTag ad un amico che vive a Londra.

Usando l’app “Dov’è” del suo iPhone, Kirk riferisce che è stato in grado di monitorare la posizione dell’AirTag, incluso l’arrivo alla struttura che si occupa delle spedizioni e ad un centro di smistamento della posta altamente automatizzato. Di particolare interesse, il fatto che Apple usa la rete “Dov’è”, raccogliendo dati in modo anonimo dagli iPhone e iPad vicini per individuare la posizione.

“Non c’è voluto molto all’Airtag per iniziare il suo viaggio. Alle 5.49 ha cominciato a muoversi partendo da Stratford-upon-Avon, presumibilmente per essere caricato in un furgone che lo portava alla prossima destinazione; alle 6.40 ha lasciato la città, diretto a nord”, scrive Kirk. “Alle 7.30 ha raggiunto l’ufficio di smistamento postale di South Midlands, un centro di elaborazione postale altamente automatizzato, un gigantesco centro tipo deposito dove la posta viene smistata. La presenza anche di un solo dipendente con un iPhone e “Dov’è” attivo, basta per individuare la posizione ma è probabile che vi siano molti altri dipendenti con iPhone”.

Kirk ha creato uno script personalizzato sul suo Mac per catturare una schermata dell’app “Dov’è” ogni due minuti per avere un log dei movimenti dell’AirTag (il filmato è visibile sul blog di Intego); dopo pochi giorni l’AirTag è arrivato a destinazione.

AirTag sfruttato per tracciare un pacco in giro per il Regno Unito

Apple ha previsto diversi meccanismi per la privacy e impedire il tracciamento non autorizzato.  I dati e la cronologia delle posizioni non vengono archiviati fisicamente nell’AirTag. Le comunicazioni con la rete Dov’è sono protette tramite crittografia end-to-end, così solo il proprietario del dispositivo può accedere ai dati sulla posizione dell’AirTag, e nessuno conoscerà l’identità o la posizione dei dispositivi che hanno contribuito a ritrovarlo, neanche Apple.

AirTag è anche progettato con una serie di funzioni proattive che scoraggiano il tracciamento indesiderato. Inoltre, i dispositivi iOS possono rilevare un AirTag distante dal proprietario e inviare una notifica all’utente nel caso in cui l’AirTag di qualcun altro stia seguendo il suo stesso percorso da un po’ di tempo. E se l’utente non ha un dispositivo iOS, ogni AirTag che rimane a lungo distante dal proprietario emetterà un suono quando viene spostato, in modo da attirare l’attenzione. Se qualcuno rileva un AirTag sconosciuto, può toccarlo con il proprio telefono o dispositivo dotato di tecnologia NFC e seguire le istruzioni per disabilitare l’AirTag.

A questo indirizzo la nostra recensione completa con tutti i pro e i contro di AirTag.

 

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