Occhio al codice generato da Apple durante l’attivazione della verifica in due fattori. Perdendolo, non ci sarà alcun modo di recuperare l’Apple ID nel caso in cui l’account venga bloccato volutamente a seguito di un furto dei dispositivi o da un utente esterno a seguito di un tentato hacking.
A confermare quanto già era ben noto a tutti è Owen Williams di The Next Web, raccontando ai propri lettori la sua recente esperienza riguardo proprio lo smarrimento della Recovery Key. L’autenticazione a doppia verifica, lo ricordiamo, fu introdotta da Apple nel marzo del 2013 ed, a seguito del furto degli account VIP, è stata recentemente attivata anche su iCloud.com. Nelle scorse settimane il giornalista si è trovato a dover affrontare un problema che, seppur Apple non ha completamente colpe, è importante portare all’attenzione perché da un lato dimostra l’elevato livello di sicurezza del nuovo sistema adottato dalla società, dall’altro incoraggia gli utenti a memorizzare il codice generato in un luogo sicuro, onde evitare di ritrovarsi l’account bloccato per sempre.
A seguito di un tentativo di hacking, Williams si è infatti ritrovato l’account bloccato per i “troppi accessi con password sbagliata”: l’unico modo per continuare ad utilizzarlo, anche sui dispositivi in suo possesso, era inserire il Recovery Key. Peccato che questo codice, per una sua noncuranza, era diventato introvabile. Anche contattando svariate volte l’assistenza Apple nell’arco di più giorni non è stato possibile sbloccare l’Apple ID in quanto la risposta degli operatori era sempre la stessa: “prendiamo molto sul serio la sicurezza in Apple. Per questo non possiamo concedere l’accesso all’account Apple. Consigliamo di crearne uno nuovo”.
Anche se la documentazione di supporto Apple dice che è possibile sbloccare un Apple ID se si è in possesso del “dispositivo di fiducia” selezionato precedentemente come opzione per il recupero dei dati a seguito di un blocco account, in realtà è comunque obbligatorio essere in possesso del Recovery Key. Per Williams l’avventura si è poi risolta positivamente in quanto, attraverso un vecchio backup di Time Machine, è riuscito a recuperare uno screenshot di tale codice fortunatamente acquisito durante la procedura di attivazione del sistema di sicurezza: il nostro consiglio è quello di non prendere alla leggera questa vicenda e salvare il codice in un luogo sicuro, magari riportandolo su un documento cartaceo in casa, onde evitare di dover incappare nello stesso errore in futuro.
