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Apple Neural Engine, Cupertino studia chip per intelligenza artificiale

Apple sta lavorando a un processore con integrate funzionalità specificamente dedicate all’Intelligenza Artificiale. Lo riferisce Mark Gurman di Bloomberg, citando sue non meglio precisate fonti.

Il chip, denominato internamente Apple Neural Engine, permetterebbe di migliorare la gestione di alcuni compiti che normalmente richiedono l’intelligenza umana come ad esempio il riconoscimento dei volti e della voce.

Ingegneri di Apple sarebbero al lavoro per mettesi in pari con Amazon e Alphabet nel settore dell’intelligenza artificiale; le due concorrenti da tempo stanno infatti investendo massicciamente in questo campo. Un processore con integrate specifiche funzionalità di IA permetterebbe di integrare funzionalità avanzate nei dispositivi, nelle auto e gadget vari per la Realtà Aumentata.

Al momento i dispositivi di Apple affidano complessi compiti di intelligenza artificiale a due diversi chip: il processore principale e la GPU. Il nuovo chip permetterebbe di affidare questi compiti a un modulo dedicato, con benefici anche in termini di performance per le batterie.

Apple non è la prima a pensare a CPU con funzionalità specifiche per l’intelligenza artificiale. Nell’ultimo Snapdragon di Qualcomm, ad esempio, sono integrate funzionalità di questo tipo; Google ha sviluppato una TPU (Tensor Processor Unit) di seconda generazione pensata per “allenare” reti neurali, andando oltre le regole d’inferenza del tipo ipotetico-deduttivo. La CPU di Google è ad ogni modo destinata a data center per ottimizzare proprie soluzioni di machine learning e riconoscimento immagini. Anche Nvidia propone chip di questo tipo destinate al cloud per compiti di machine learning e intelligenza artificiale; Apple avrebbe in serbo qualcosa da integrare nei dispositivi.

Cupertino avrebbe testato l’Apple Neural Engine in prototipi di iPhone e starebbe pensando di sfruttarlo per il riconoscimento dei volti con Foto, per il riconoscimento vocale, in abbinamento alle tastiere predittive. Apple avrebbe, tra l’altro, intenzione di aprire il sistema a sviluppatori di terze parti, mettendo a disposizione API che consentono di accedere a funzionalità hardware, sulla falsariga di quanto è già possibile, ad esempio, con il Touch ID.

Non è dato sapere quando il chip sarà pronto e annunci specifici potrebbero essere fatti in concomitanza della Worldwide Developers Conference (WWDC) del 5 giugno. Da tempo Apple si interessa all’Intelligenza Artificiale, alla Realtà Aumentata e il CEO Tim Cook più volte ha lasciato intendere che soluzioni su questo versante sono in arrivo.

A dicembre dello scorso anno, Russ Salakhutdinov, responsabile machine learning di Apple, nel corso di un meeting ha mostrato a persone selezionate, alcuni dei lavori in corso nel campo nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico. Sono stati, tra le altre cose, pubblicati documenti dai quali si evince il lavoro in corso sul riconoscimento di voce e immagini. Ricordiamo, infine, che nel 2015 Apple ha comprato VocalIQ, startup britannica nota per avere sviluppato strumenti per il riconoscimento del linguaggio parlato che consentono di interagire in modo più naturale tra l’utente e un sistema operativo.

Intelligenza artificiale 2

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