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Apple Watch: gestione delle app native e di terze parti

Durante la presentazione di Apple Watch non sono state chiarite alcune caratteristiche chiave del nuovo orologio smart. Sull’autonomia, ad esempio, si è appreso solo un secondo momento che l’indossabile di Apple dovrà essere ricaricato ogni notte. Se questo dubbio è stato eliminato, rimangono ancora punti non chiari sullo smartwatch della casa di Cupertino, relativi al modo in cui saranno installabili le applicazioni terze parti. La redazione di razorianFly, grazie ad una comunicazione di un PR Apple, prova a fare luce su queste lacune, elencando anche quali saranno le app di sistema, preinstallate da Apple, in ogni orologio.

Partendo proprio da queste ultime, certa è la presenza del Calendario, per visualizzare gli appuntamenti dei giorni a seguire e per ricevere notifiche sui promemoria. Presente, nativamente, anche l’applicazione Mappe, in grado di fornire posizione corrente e visualizzare le indicazioni, turn by turn, per raggiungere la propria destinazione. Anche Passbook sarà presente nativamente su Apple Watch, per raccogliere informazioni sulle carte d’imbarco, ticket vari e carte fedeltà, proprio come avviene su iOS per iPhone e iPad. Questa volta, però, sarà possibile anche selezionare quale carta di credito utilizzare per la nuova funzione Apple Pay. Altra applicazione preinstallata da Apple sul suo smartwatch sarà Musica, per controllare la riproduzione sul proprio iPhone, senza doverlo tirare fuori dalle tasche, o ascoltare le canzoni direttamente da Apple Watch durante una corsa. Apple TV e iTunes, sempre presente nativamente sull’orologio, permettera di gestire la libreria iTunes su Mac o PC, potendo visualizzare e ordinare le proprie collezioni, selezionare film e ascoltare musica su iTunes Radio.

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Con Remote Camera, invece, sarà possibile visualizzare direttamente dall’orologio le immagini provenienti dalla camera di iPhone e iPad, utilizzando il piccolo schermo di Apple Watch per anteprime in tempo reale e per scattare foto a distanza. Stopwatch, invece, sarà il classico cronometro, che permetterà di registrare tempi di una corsa o altri eventi sportivi. Presente anche un’app per la sveglia, per impostare e gestire tutte le sveglie presenti su iPhone. Non manca neppure World Clock, per verificare l’orario in determinate aree geografiche del globo. L’app Stocks sarà invece dedicata a quanti giocano in borsa, mentre il classico Meteo fornirà informazioni sul tempo da visualizzare direttamente sul piccolo schermo dell’indossabile Apple. Non mancherà neppure l’applicazione Foto, per visualizzare tutti gli scatti presenti sul proprio rullino iOS. Come su iOS da iPhone 4s in poi, anche Apple Watch avrà il suo Siri, per dettare messaggi, chiedere degli appuntamenti in calendario e altre informazioni utili. Infine, l’apposita applicazione Impostazioni, servirà per abilitare la funzione airplane, bluetooth o la modalità non disturbare. Nessuna informazione, al momento, è trapelata sulla presenza di un apposito App Store raggiungibile direttamente da smartwatch.

Ed allora, a proposito dell’installazione di applicazioni, terze o prime parti, sul dispositivo, la redazione di Razorian Fly propone varie ipotesi. La prima, ispirata al Pebble, prevederebbe l’utilizzo del Bluetooth LE a fianco ad un’apposita app iOS che funzionerebbe da gestore (un po’ come accade sulla serie Gear di SAmsung); la seconda, più probabile, sfrutterebbe il modulo Wi-Fi 802.11b / g per il trasferimento e l’installazione di nuove app. Questo secondo sistema offrirebbe maggiore velocità rispetto al modello adottato dal Pebble per l’installazione di nuove applicazioni. Altra questione riguarda, infine, il sistema di diffusione delle applicazioni. E’ già certo che grazie al WatchKit, gli sviluppatori saranno in grado di dar vita ad applicazioni originali per Apple Watch, proprio come accade su iOS. Non è chiaro, però, se Apple lancerà, o meno, uno store digitale dedicato. In realtà, sostiene la fonte, la casa di Cupertino potrebbe utilizzare l’App Store esistente, creando un apposito simbolo da inserire nelle schede iTunes, per indicare la compatibilità, o meno, di una determinata app con Apple Watch. Infine, un’apposita categoria presente sull’attuale vetrina iTunes, potrebbe garantire massima visibilità alle nuove applicazioni create appositamente per l’indossabile.

Apple Watch è atteso sul mercato per i primi mesi del 2015, a partire da 349 dollari. Per il modello in oro, invece, potrebbe essere necessario sborsare fino a 1200 dollari.

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