Gli hard disk di classe Enterprise sono altamente affidabili e in genere possono essere utilizzati oltre il periodo di garanzia senza problemi e senza un aumento significativo dei tassi di guasto. Tuttavia, questo dipende dalla corretta manutenzione delle unità e dal loro utilizzo in condizioni ottimali; in caso contrario, la probabilità di guasto aumenta notevolmente. Toshiba Electronics ha condiviso alcune best practice, linee guida che dovrebbero permette di prolungare il ciclo di vita degli hard disk.
Stabilità, temperature e carico di lavoro
I moderni HDD Enterprise sono progettati per offrire alte prestazioni e lunga durata. Tuttavia, condizioni operative non ottimali – come temperature elevate, vibrazioni meccaniche o carichi di lavoro non adeguati – possono comprometterne significativamente l’affidabilità.
Protezione da vibrazioni e urti: gli HDD richiedono un funzionamento stabile e costante, poiché contengono parti mobili che possono essere danneggiate da movimenti o urti. Per questo motivo è meglio che i sistemi dotati di hard disk siano alloggiati in modo sicuro in un rack.
Nel caso invece di configurazioni a torre, è consigliabile collocarli in una posizione che non rischi di essere danneggiata accidentalmente da urti o colpi ed è opportuno posizionarli lontano da superfici esposte a vibrazioni, come le scrivanie. Inoltre, è importante che i drive siano saldamente fissati all’interno del dispositivo: anche piccoli movimenti interni potrebbero causare danni.

Controllo della temperatura: gli hard disk Enterprise sono progettati per funzionare a temperature comprese tra 5°C e 60°C e quando si superano questi parametri i componenti elettronici e meccanici, come i cuscinetti del mandrino, si usurano più rapidamente e le probabilità di guasto aumentano.
L’MTTF (Mean Time To Failure) indicato nelle schede tecniche si riferisce a una temperatura di funzionamento media non superiore a 40°C. Oltre questa soglia, il rischio di guasto aumenta in modo esponenziale, fino al 30% in più per ogni aumento di 5°C della temperatura.
Per esempio, a una temperatura costante di 55°C, il tasso di guasto annuale (AFR – Annualized Failure Rate) può quasi raddoppiare, passando dallo 0,35% allo 0,76%, portando al guasto previsto da tre-quattro a sette-otto drive nell’arco di un anno.
Carico di lavoro ottimale: l’utilizzo influisce anche sul ciclo di vita degli hard disk, poiché sono progettati per una durata operativa e un carico di lavoro specifici. I drive per desktop, ad esempio, sono ottimizzati per un utilizzo fino a 16 ore al giorno e 55TB l’anno. Non sono quindi indicati per sistemi NAS (Network Attached Storage) o server, dove funzionano 24 ore su 24 / 7 giorni su 7 e i carichi di lavoro possono raggiungere i 180TB o addirittura 550TB l’anno nei modelli Enterprise.
A questo indirizzo trovate una nostra guida alla scelta dell’hard disk portatile.