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Smartphone, dove e come gli italiani rompono i telefoni

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Anche quest’anno WeFix Lab – dipartimento Statistico di iFix-iPhone (il booking dei centri assistenza smartphone selezionati) si è occupato della classifica delle Regioni e delle Nazioni in cui gli italiani hanno rotto più smartphone nelle vacanze estive 2022, che a differenza degli anni precedenti hanno visto partenze più equamente distribuite già da fine maggio e fino a metà settembre.

Il 94% degli italiani è andato in vacanza, e proprio l’Italia si è dimostrata essere di gran lunga la destinazione di viaggio preferita dai connazionali per le vacanze estive (74%), mentre chi ha scelto l’estero (26%), ha scelto quasi esclusivamente i Paesi europei.

Tra le mete più “disgraziate”, dove gli italiani hanno rotto di più lo smartphone in ordine troviamo: Toscana con la città di Firenze in testa, Trentino Alto Adige, Puglia e Sicilia per quanto riguarda le località nostrane; mentre all’estero c’è stata una forte concentrazione su Francia, Grecia, seguite da Albania e Croazia.

I luoghi più pericolosi rimangono quelli “bagnati” (34.9%): mare, piscine, laghi, etc.., gli stadi balzano al secondo posto (24,5%), grazie probabilmente alla riapertura della musica dal vivo con la conseguente crescita di richiesta tra le h 21 e le 24, seguono poi piazze/strade (15,6%), e montagna (13%). I giovanissimi e gli over 65 sono stati i più attenti ai loro dispositivi, mentre la fascia intermedia i più disattenti.

Gli uomini si sono rivelati gli utenti più distratti con il 57,8% contro il 42,2% di donne che hanno rotto il proprio dispositivo.

Altri dati emersi dalle statistiche della WeFix Lab è che il brand in assoluto più riparato è Apple al 72% con in testa iPhone X, che batte Samsung con una richiesta del 17% con il Galaxy S9. La causa è da ricercarsi probabilmente nel costo medio del ricambio e della manodopera che risultano essere più alti in questo caso.

Il giorno più nero in assoluto per gli smartphone sembr aessere il mercoledì con il 17,73% delle richieste, in barba al lunedì che storicamente è il giorno peggiore tra tutti ma che invece durante le vacanze si classifica solo (si fa per dire) al terzo posto (16.43%). Il week end è il momento con meno rotture: il sabato e la domenica infatti si posizionano agli ultimi posti con rispettivamente il 9,91% e l’8.32% di rotture (in tutti i sensi…).

Le riparazioni più richieste? La sostituzione schermo (38,54%), ed una nuova entrata per la memoria piena che balza direttamente al terzo posto (12,9%)… Colpa dei social?

Le richieste più assurde

Confermata una crescita di domanda sul controllo della privacy, sopratutto di utenti che chiedono di poter verificare se sul loro smartphone è stato installata un’App di tracciamento da parte di coniugi, amanti o addirittura datori di lavoro invadenti.

Un altro elemento interessante riguarda la categoria di clienti “nomofobici”, ovvero che soffrono il distacco dallo smartphone: i lombardi risultano in questo caso essere i più ansiosi, mentre i toscani e i siciliani i più “rilassati”.

Quanto hanno inciso invece i rincari scatenati dall’inflazione sulla richiesta di riparazione? Abbastanza… infatti la richiesta di riparazione è cresciuta del 14%, una buona notizia non solo se si pensa in termini di risparmio – riparare uno smartphone costa meno rispetto all’acquisto di un nuovo – ma anche in termini “green” e dal bisogno di una maggiore sensibilità ambientale supportata da gruppi di attivisti, che stanno inducendo le aziende a schiudersi al mondo della riparazione, che insieme ad altri settori favorisce la sostenibilità.

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