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Google: ”Da tre a cinque anni prima che i pagamenti NFC diventino popolari”.

Serviranno dai tre ai cinque anni prima che i pagamenti NFC diventino di uso comune. L’ha affermato Osama Bedier, vice presidente wallets and payment di Google nel corso della Global Mobile Internet Conference che si è svolta a San Jose (California). Secondo Bedier, Google sta facendo numerosi passi avanti in termini di numero di transazioni con gli account Google Wallet (app che trasforma il cellulare in portafoglio virtuale), ma l’adozione di queste tecnologie ha ancora molta strada da fare. Bedier non ha specificato il numero di transazioni ma ha affermato che queste sono raddoppiate da quando l’app è stata aggiornata con la versione cloud-friendly espandendo le possibili modalità di pagamento. In precedenza i pagamenti richiedevano collegamenti a circuiti Citibank Mastercard o a carte prepagate; dal primo agosto Google ha esteso la modalità di funzionamento: Google Wallet memorizza le informazioni di pagamento, la cronologia transazioni, le offerte e altro ancora, sincronizzando tutto con il cloud offrendo un portafoglio unico su qualsiasi dispositivo utilizzato per lo shopping nei negozi e online. Non c’è bisogno di usare un telefono specificatamente pensato per i pagamenti NFC, ma l’uso di operatori telefonici specifici (negli USA Sprint o Virgin Mobile). A detta di Bedier, Google ha bisogno del supporto degli operatori di telefonia mobile per mostrare le potenzialità dei pagamenti NFC e la validità del sistema di mobile payment.

In Italia anche Poste Italiane sta sperimentare i pagamenti NFC: come abbiamo già riportato, a breve anche il postino telematico e gli uffici postali accetteranno pagamenti tramite cellulare per le operazioni postali e finanziarie. Poste avvierà il sistema di pagamento “contactless” tramite tecnologia NFC che permetterà di fare shopping nei negozi abilitati e pagare gli acquisti via telefonino, grazie all’integrazione tra i servizi di comunicazione di PosteMobile, operatore telefonico del Gruppo Poste Italiane, e quelli di pagamento di BancoPosta. Una SIM PosteMobile di nuova generazione consentirà di fare acquisti nei punti vendita che adottano già il sistema NFC. I primi uffici postali a commercializzarla già dal prossimo dicembre saranno a Milano. Il meccanismo è semplice: con la Sim NFC – nella quale è già integrata una carta prepagata “smaterializzata”, il telefonino potrà dialogare con i POS abilitati ai pagamenti in prossimità. Basterà avvicinare il cellulare al lettore per eseguire in sicurezza l’operazione di pagamento.

[A cura di Mauro Notarianni]

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