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Il piano svizzero per il trasporto merci del futuro: si va sottoterra

La Svizzera è al lavoro su una rete di tunnel dedicati per trasportare le merci con veicoli autonomi attraverso il Paese chiamata Cargo Sous Terrain. La prima sezione costerà 3 miliardi e unirà Zurigo con il suo hub logistico di Zurich Härkingen-Niederbipp con 10 hub e 70 chilometri di tunnel. Il progetto complessivo alla fine costerà in tutto 35 miliardi e avrà una rete di 500 chilometri. È un progetto per il lungo termine che secondo il governo elvetico riuscirà a risolvere in maniera pragmatica un problema che è destinato a diventare sempre più grande con il passare del tempo: l’approvvigionamento delle merci.

cargo sous terrain

Scavare, scavare

L’obiettivo del governo Elvetico è quello di eliminare buona parte del traffico merci che sta affollando sempre di più le nostre strade, sia nelle grandi città che lungo le direttrici di trasporto. L’esplosione dell’e-Commerce ma anche la trasformazione del modo nel quale funzionano le reti di logistica sta aumentando in maniera esponenziale il quantitativo di merci in circolazione sulle strade. La soluzione non è solo spostare su binario, che permette di portare i prodotti solo per lunghe distanze, ma anche di risolvere quello del trasporto locale, le “ultime miglia”.

L’idea di Cargo Sous Terrain è che i veicoli a trasporto autonomo e un sistema di logistica intelligente gestito integralmente dal computer siano la soluzione migliore. Unico problema: è totalmente incompatibile con le strade delle città. Quindi, o si tolgono le persone dalle strade delle città per far passare i veicoli a guida autonoma e le merci, oppure si tolgono questi ultimi e si fanno passare da altre parti. L’idea svizzera, vista anche l’orografia del paese, è di andare sottoterra con una rete dedicata.

cargo sous terrain

Il piano nel dettaglio

Il sistema logistico completo digitale Cargo Sous Terrain (CST) collegherà i principali hub della Svizzera a partire dal 2031. Il CST alleggerirà nelle intenzioni le reti stradali e ferroviarie, ridurrà l’impatto ambientale e garantirà una consegna rapida delle merci per tutti.

Il Cargo sous terrain segue un principio simile a quello di un sistema di trasporto automatico. I veicoli di trasporto automatizzati e senza conducente, in grado di prelevare e depositare automaticamente i carichi dalle rampe e dagli ascensori designati, viaggiano 24 ore su 24 nelle gallerie.

I veicoli, che viaggiano su ruote e avranno un azionamento elettrico con binari a induzione, opereranno in gallerie a tre binari con una velocità costante di circa 30 chilometri all’ora. Le merci saranno trasportate su pallet o in container modificati. Grazie ai veicoli di trasporto compatibili con la refrigerazione, sarà possibile trasportare anche merci fresche e refrigerate. Nella parte superiore del tunnel verrà attaccato un binario aereo rapido per i colli di merci più piccoli.

Per la prima volta sarà economicamente conveniente trasportare in modo continuativo piccoli volumi su singoli pallet o container. Il flusso continuo di merci di piccole dimensioni eviterà i tempi di attesa nelle stazioni di trasferimento. Inoltre, il fabbisogno di spazio potrà essere ridotto in modo massiccio perché non sarà più necessario lo stoccaggio temporaneo delle merci.

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Vie sotterranee

Il trasporto merci sembra un uso migliore dei sistemi di trasporto sotterraneo su piccola scala rispetto ai servizi passeggeri. I tunnel per il trasporto merci possono essere più piccoli e possono operare a velocità inferiori rispetto a quelle richieste dai passeggeri; inoltre, poiché l’intero sistema è autonomo, il comfort (e in parte la sicurezza) possono essere meno importanti.

Il costo (che dovrà essere coperto interamente dal settore privato) è aumentato rispetto alla stima iniziale del progetto, presentato nel 2016, di 3,5 miliardi di dollari. Il CST è ora stimato tra i 30 e i 35 miliardi di dollari per l’intera rete di 500 chilometri, anche se circa 3 miliardi di dollari dovrebbero essere sufficienti per la prima fase, una sezione di 70 km con 10 hub che collega Zurigo con un centro logistico a Härkingen-Niederbipp a ovest.

Gli svizzeri non sembrano molto preoccupati dalle dimensioni del progetto e lo considerano ancora un buon investimento a lungo termine. CST si è associato a un gruppo di grandi aziende logistiche e di rivenditori svizzeri che vedono questa soluzione come un complemento alle infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti. L’intero progetto funzionerà con energia rinnovabile e CST prevede che la quantità di camion pesanti sulle strade si ridurrà fino al 40% quando i suoi veicoli sotterranei prenderanno il controllo dei trasporti.

A est di Zurigo, i cantoni di San Gallo e Turgovia suggeriscono che un collegamento CST sotterraneo è “tecnicamente ed economicamente realistico” e hanno iniziato a determinare le possibili ubicazioni degli hub. Tutto questo è ben lontano dallo scavare una buca e farvi passare delle navicelle autonome, ma è molto più vicino alla realtà oggi di quanto non lo fosse nel 2016.

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