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Intel risponde all’Antitrust EU, AMD esulta

“Intel respinge il provvedimento dell’€™Unione Europea. Si tratta di una decisione sbagliata che ignora la realtà  di un mercato dei microprocessori altamente competitivo’€. Ecco le parole pronunciate da Paul Otellini e diffuse alla stampa internazionale dopo la sentenza che condanna Santa Clara a pagare oltre un miliardo di euro per abuso di posizione dominante.

Otellini spiega come le attività  di Intel in Europa non abbiamo “violato le leggi europee. La conseguenza naturale di un mercato competitivo con solo due player primari è che quando uno dei due incrementa le proprie vendite, lo stesso non accade all’altro. La Direzione Generale per la Concorrenza della Commissione Europea ha ignorato o non ha voluto acquisire prove significative che contraddicono la sua decisione. Questi riscontri dimostrano come il mercato premi le aziende che agiscono bene, mentre si comporti all’opposto nei confronti di aziende che non hanno le stesse capacità  di affrontare il mercato”.

E sulle accuse, centrali, di vendite sottocosto a quei produttori di PC che avrebbero deciso di produrre solo macchine con chip Intel, Otellini replica: “Noi non vendiamo mai sottocosto. Abbiamo costantemente investito in innovazione e nella produzione e sviluppo di tecnologia d’avanguardia. Il risultato è che siamo in grado di praticare sconti sui nostri prodotti così da competere in un mercato altamente concorrenziale, offrendo ai nostri clienti la qualità  del leader mondiale nella produzione di microprocessori.
Abbiamo intenzione di collaborare con la Commissione durante la procedura d’appello per accertare che stiamo agendo nel rispetto della loro decisione. Infine, non vi è alcun dubbio che Intel continuerà  a investire nei prodotti e nelle tecnologie che assicurano all’Europa e al resto del mondo le migliori performance di processore ai prezzi più bassi.”

E se Intel protesta, AMD, principale concorrente della società  di Santa Clara e autrice dell’€™esposto che ha dato luogo alla sentenza, esulta: ‘€œLa decisione di oggi rappresenta un passo importante nella creazione di un vero mercato competitivo – dichiara Dirk Meyer, AMD President and CEO. – AMD è sempre stata un leader nell’€™innovazione tecnologica e finalmente potremmo passare da un mondo regolato da Intel a uno regolato dai consumatori’€.

‘€œDopo un’€™attenta valutazione, l’€™Unione Europea è arrivata a una conclusione: Intel ha infranto la legge e i consumatori sono stati danneggiati’€ commenta Tom McCoy, AMD Eexecutive Vice President for Legal Affairs. ‘€œGrazie a questa decisione, il mercato potrà  beneficiare della fine del monopolio di Intel sui prezzi e i consumatori europei avranno a disposizione una più ampia scelta, un maggiore valore e una migliore innovazione’€.

Secondo Giuliano Meroni, Presidente di AMD EMEA. ‘€œLa decisione odierna della Commissione Europea contribuirà  a creare un nuovo equilibrio, diminuendo il potere di mercato di un’€™impresa che abusa della propria posizione dominante a favore dei produttori di computer, dei rivenditori e degli utenti finali’€.

AMD ricorda anche che Intel è stata condannata dalla Korea Fair Trade Commission (KFTC) a pagare 26 miliardi di Won (circa 25.4 milioni di dollari) per abuso di posizione dominante con la stessa motivazione (avere pagato suoi clienti per non sviluppare prodotti basati su processori AMD) causando un ingiustificato aumento di prezzo per i clienti finali e che la Japan Fair Trade Commission (JFTC) ha stabilito la violazione da parte di Intel della legge antitrust del paese asiatico, obbligando alcuni produttori locali ad esclusive piene o parziali. AMD infine sottolinea come negli USA sia in corso su Intel una indagine da parte della Federal Trade Commission (FTC) e dal procuratore generale di New York sulle accuse di abuso di posizione monopolistica e che nel 2005, AMD ha presentato un esposto alla corte distrettuale del Delaware con la stessa accusa. Il processo è fissato per il prossimo anno.

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