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iPhone San Bernardino, nel Congresso dubbi sulla competenza tecnica del direttore dell’FBI

La Commissione Giustizia della Camera sarebbe perplessa e sconcertata dalla scarsa competenza tecnica del direttore dell’FBI. La notizia riportata da Fast Company fa riferimento all’esito dell’audizione che James Comey, questo il nome del capo dell’agenzia investigativa, ha tenuto congiuntamente ai legali di Apple di fronte alla Commissione stessa.

Comey avrebbe fatto una cattiva impressione. incapace di replicare su questioni specifiche nel merito delle tecnologie; secondo il giornale i deputati avrebbero biasimato in particolare il fatto che il direttore dell’ente investigativo non ha portato a testimoniare persone competenti in materia, mostrando sui problemi della cifratura di saperne meno dei membri stessi del comitato.

direttore FBI James Comey
James Comey, Direttore FBI

Darrell Issa, membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato della California che vanta un background in ambito sicurezza (ha fondato, tra le altre cose, un’azienda che si occupa di questo), ha chiesto a Comey dettagli sui tentativi compiuti per sbloccare l’iPhone 5c di Syed Farook, l’attentatore di San Bernardino. Issa sa che esistono due metodi per tentare di aprire il telefono chiuso con password: uno che prevede l’aiuto di Apple (disabilitando funzionalità di sicurezza nel sistema operativo) e un secondo metodo che prevede la rimozione fisica della memoria flash e la copia dei contenuti mediante particolari tecniche e dispositivi. Il politico statunitense voleva essere sicuro che l’FBI avesse tentato altre strade prima di tentare di obbligare Apple a creare un firmware ad hoc ma Comey non ha saputo rispondere alla domanda in merito. Alla richiesta esplicita se era stato tentato il mirroring della memoria flash del dispositivo, Comey non è sembrato in grado di comprendere la domanda.

“Cme potete presentarvi davanti a questo Comitato e chiedere a un giudice federale di obbligare a creare qualcosa se prima non siete sicuri che altri la possano realizzare?” ha chiesto Issa. “Sono il direttore dell’FBI” ha detto Comey, “saper rispondere a questa domanda è disfunzionale alla mia autorità”. “Ho solo domandato se avete provato a chiedere” ha replicato Issa, “non se funzionerebbe o non funzionerebbe”, “perché non avete tentato di farlo da soli?”.

“Non ho presentato l’interrogazione che mi state chiedendo oggi” ha risposto Comey, “e non sono neanche sicuro di avere compreso la domanda”. “Ho la ragionevole certezza, di fatto, ho la sicurezza che il Governo Federale abbia valutato tutte le possibilità”. “Ho sentito parlare del mirroring, che è forse quello che intendete. Spero che i miei ragazzi stiano vedendo questo e se ascoltano buone idee in ciò che sta dicendo, vi faremo sapere”.

Zoe Lofgren, politica e avvocato statunitense di origini svedesi, ammette che la mancanza di capacità tecniche dimostrata da Comey è stata un problema e potrebbe esserlo per tutta la durata della discussione in corso. “È chiaro che non è all’altezza di comprendere alcuni aspetti tecnici, e l’ha anche ammesso durante l’audizione” ha spiegato Lofgren; “un aspetto che potrebbe rappresentare un problema se cercheranno di portare avanti la linea di azione che stanno perseguendo”. “Non possiamo attenderci che il direttore sia un esperto su tutti gli aspetti – continua la Lofgren – ma avrebbe potuto fare riferimento a persone esperte in materia consentendo di replicare alla fattibilità dei tentativi indicati da Issa».

Nel frattempo il nuovo incontro tra Apple e FBI, forse decisivo, è programmato per il 22 marzo, il giorno dopo l’evento durante il quale Apple presenterà i nuovi prodotti.

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