Un po’ di tempo addietro, Nvidia ha reso pubblica e commercializzato una tecnologia denominata Hybrid SLI che consente l’uso simultaneo del processore grafico (la GPU) e del chipset integrato. Secondo i task che deve compiere, il sistema può sfruttare il solo chipset grafico o entrambe le unità di elaborazione. Il sistema consente di aumentare le prestazioni e fornire una gestione “intelligente” dell’alimentazione (elevate performance grafiche in caso di necessità e funzionamento a basso assorbimento energetico, invece, per le attività di computing meno impegnative). E’ possibile limitare il ricorso alla GPU dei notebook in modo da contenere la rumorosità e aumentare l’autonomia della batteria per le operazioni di computing più comuni e meno impegnative come navigare sul Web, usare software per l’elaborazione dei testi o vedere video in alta definizione.
Il sistema è – teoricamente – utilizzabile sull’attuale linea di MacBook Pro ma Apple non ha mai implementato simili funzionalità o un sistema che consenta la sua attivazione “al volo”. Pare ora che Nvidia sia sul punto di rilasciare una nuova versione della tecnologia Hybrid SLI e offrire un supporto ancora superiore in concomitanza con l’arrivo delle CPU Arrendale di Intel.
Le CPU Core i5 e i7 presenti nei nuovi iMac hanno due core e chipset grafici integrati; benché Intel abbia rifiutato di licenziare l’architettura delle CPU Nehalem a Nvidia, la casa produttrice di GPU potrebbe presentare qualche variante della tecnologia Hybrid SLI. Se la nuova soluzione di Nvidia offrirà le performance che in molti si aspettano, secondo quanto riporta il sito francese MacBidouille Apple potrebbe volerla sfruttare per la futura linea di MacBook Pro basati su CPU Nehalem; di fatto, il ricorso a tale tecnologia potrebbe essere al momento l’unico metodo che consenta di migliorare le performance dal punto di vista grafico, in particolar modo con OpenCL (la tecnologia che consente di sfruttare le unità di elaborazione delle GPU), rispetto alle unità di elaborazione grafiche per notebook al momento disponibili sul mercato.
[A cura di Mauro Notarianni]
