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Da iMix a Cover Flow, i pezzi che iTunes si è perso per la strada

iTunes è un software che nel corso del tempo ha consentito di fare un po’ di tutto con la musica; amato da alcuni, odiato da altri, da programma che Apple reclamizzava con lo slogan “Rip. Mix. Burn” è diventato con il tempo un software persino difficile da definire (player per i file audio, strumento per organizzare musica, programmi TV, podcast, audiolibri, per configurare iPod, iPhone e iPad, trasferire musica e video, ecc.).

Sul suo blog Kirk McElhear ha compilato un elenco delle funzioni scomparse, quelle che Apple nel corso del tempo e per vari motivi (non sempre comprensibili) ha eliminato. Parliamo ad esempio di iMix, funzione introdotta con iTunes 4.5 che permetteva agli utenti di pubblicare le playlist delle canzoni preferite su iTunes Music Store, permetterne l’ascolto in anteprima, la valutazione e l’acquisto (limitatamente ai brani disponibili sullo store) da parte di altri utenti. Per le playlist vi era un limite di 100 brani. La funzione è stata eliminata con iTunes 11.

Party Shuffle è un’alta funzione integrata con iTunes 4.5 (aprile 2004): si trattava di una playlist generata automaticamente partendo dalla libreria musicale dell’utente e che consentiva di mostrare i brani appena ascoltati, quelli successivi, e permetteva all’utente di aggiungere, cancellare e riorganizzare i brani successivi al volo. La funzione era utile anche in abbinamento all’app Remote su iOS ma è stata eliminata e sostituita dalla funzione “Up Next” (poi ribattezzata “iTunes DJ”) di iTunes 11, un modo per vedere quali sono i prossimi brani in riproduzione e di mettere in coda altre canzoni o album ma senza più offrire lo stesso livello di flessibilità.

Altra funzione di cui si sono perse le tracce è “Smart Shuffle” che, usando uno slider dedicato, permetteva all’utente di cambiare la casualità delle canzoni suonate in modalità shuffle, e avere un maggiore controllo sul playback casuale. Questa funzione è stata eliminata a settembre del 2008 con l’arrivo di iTunes 8.

L’iTunes MiniStore arrivò con iTunes 6.02 (gennaio 2006). Era un modo per individuare musica con un mini store disponibile in primo piano con suggerimenti per gli acquisti musicali online basati sui gusti degli utenti. La funzione fu eliminata (probabilmente con iTunes 7) poiché, secondo alcuni, violava la privacy, condividendo dati con Apple.

Con iTunes 7 (settembre 2006) arrivò la vista Cover Flow, funzione tutt’oggi visibile nel Finder e che permetteva in modo simile dal player di sfogliare visivamente (orizzontalmente) l’intera raccolta di video in base alla copertina degli album. Non particolarmente utile, ma certamente scenografica. È stata rimossa con iTunes 11.

La funzione “Genius” fu aggiunta in iTunes 8 (settembre 2008) ed era pensata per aiutare gli appassionati di musica a riscoprire i brani preferiti nascosti nei meandri delle librerie musicali e suggerire altri brani simili su iTunes Store. Facendo click sul pulsante dedicato era possibile creare all’istante una playlist di brani simili contenuti nella propria libreria. Apple trasformò questa funzione in ciò che sarebbe diventato un clamoroso fiasco… Ping. Integrato in iTunes 10 (settembre 2010), Ping era un social network di natura musicale che consentiva di seguire gli artisti preferiti e gli amici per scoprire la musica di cui parlavano, ascoltarla e scaricarla. Era possibile pubblicare pensieri e opinioni, gli album e i brani preferiti e la musica scaricata da iTunes, consultare gli elenchi dei concerti e far sapere agli amici a quali si aveva intenzione di partecipare. Sembrò partire con successo ma forse perché Apple non ci aveva creduto abbastanza, si rivelò dopo pochi mesi un fallimento (gli utenti non lo usavano, capivano poco come funzionava e preferivano condividere musica e brani su Facebook).

McElhear ricorda, infine, la possibilità che c’è stata fino ad alcune versioni di iTunes di aprire finestre multiple, funzione comoda per visualizzare e gestire differenti librerie. Quale sarà la prossima funzione a scomparire da iTunes? McElhearn scommette su iTunes Match poiché non sempre funziona come dovrebbe, ma cita anche iTunes Radio (la funzione che consente di ascoltare le radio via internet). Al posto di iTunes Radio, Apple potrebbe avere in preparazione qualche sorpresa derivante dall’acquisizione dell’acclamato servizio di abbonamento di musica in streaming Beats Music.

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