Per la prima volta dopo mesi di cause in tribunale, Google viene chiamato in causa in maniera diretta in una disputa contro Android in Germania. Il primo passo viene fatto da Microsoft, che ha deciso di trascinare la grande G in tribunale dopo aver accusato Motorola sull’infrazione di un suo brevetto con alcune opzioni di mappatura presenti sui dispositivi Motorola.
Si è reso necessario chiamare in causa anche Google in questo caso particolare, perché Motorola sostiene di non avere ben chiaro cosa accade in relazione alle azioni che si verificano sui server di Google
ha dichiarato Microsoft in un’email ufficiale in cui spiegava le ragioni del coinvolgimento diretto di Google.
Fino ad oggi Google era sempre rimasta fra gli spettatori delle dispute legali svoltesi in tribunale, se si eccettua lo scontro diretto con Oracle che l’ha vista prevalere. Microsoft è la prima azienda che sceglie di puntare il dito direttamente contro la grande G, il che non appare del tutto strano se si considera che ormai Motorola, pur essendo una società a sé stante, fa parte del gruppo Google anche se fino ad oggi Mountain View ha sempre rimarcato in maniera netta la linea di separazione fra le due società, soprattutto nelle questioni legali più delicate. In questo caso però Google non potrà esimersi dal rispondere:
Vogliamo concentrarci sull’innovazione, non sui contenziosi, ma non esiteremo a difenderci energicamente contro qualsiasi denuncia di Microsoft
Così si è espresso il portavoce di Google all’indomani del coinvolgimento dell’azienda nella disputa contro Microsoft.
