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MWSF 08: VectorDesigner, un programma italiano tra i più interessanti dell’Expo

Marco Pifferi ci stava lavorando da un anno e, quando la scorsa settimana ha rilasciato la versione 1.0 del suo software VectorDesigner per il disegno vettoriale che presenta molti aspetti innovativi, deve avere tirato un respiro di sollievo: ora i 5.000 Dollari spesi per conquistarsi una piccola postazione nell’ala Sud del Moscone Center potevano essere veramente messi a frutto e così gli altri 5.000 di spese varie per stampare brochure, pagarsi viaggio e permanenza a San Francisco.
Tweaker soft è la casa di software nata due anni fa dall’impegno personale di Marco dopo tanti anni passati ad occuparsi di CAD.

Nonostante sia stato concepito e sviluppato in Italia, il software non è disponibile da subito nella nostra lingua visto che il 99% degli utenti registrati della precedente produzione risiede all’estero e che comunque per una (per il momento) “one-man company” è fondamentale concentrarsi sulla versione che ha più diffusione e può portare un maggiore feedback di consigli e le risorse per poter crescere.

E così Marco si presenta martedì mattina al centro del grande spazio espositivo, poco lontano dal grande stand dove Apple mostra la sua Apple TV, i MacPro e l’incredibilmente sottile MacBook Air, determinato a giocarsi le sue carte finalmente con una appliacazione “seria”: uno strumento per la creazione di disegni vettoriali con molte caratteristiche peculiari ma con la stessa filosofia di fondo che contraddistingue da sempre i prodotti della mela e per la mela: semplicità , intuitività  e potenza.

La grafica vettoriale viene utilizzata da disegnatori professionisti ma anche il normale utente può avere la necessità  di creare logo, scritte, creatività  per poster, brochure e adesivi.
L’inserimento di tracciati con forme predefinite o in maniera completamente manuale non sembra presentare grossissime novità  concettuali, visto che si basa sulla classica manipolazione di curve di bezier e l’inclusione di figure geometriche con alcune opzioni di parametrizzazione; sono presenti gli strumenti Booleani per aggiungere, sottrarre e intersecare le forme e una completa gestione del testo adattabile ad un percorso o ad una forma di base.

Le novità  vere, quelle che manifestano il genio dell’autore sono tre, e si basano su 3 elementi: la potenza di Mac OS X, l’infinita fonte di immagini rappresentata da Flickr combinata ad una capacità  di ricerca e selezione intelligente ed infine una gestione della stampa e dell’esportazione “non distruttiva”. Vediamole nel dettaglio.

Per quanto un illustratore sia bravo è difficile rendere attraverso il solo disegno di forme vettoriali una immagine complesssa e ciò è tanto più vero quanto chi utilizza il programma si trova alle primo approccio con la tecnica e non vuole limitarsi a gestire colori e sfumature.

Ecco quindi che le forme disegnate (con bordo o senza bordo) possono essere riempite di texture, sfondi, singole immagini pescate magari dal vostro archivio fotografico e trattate con il primo strumento che citavamo sopra: CoreImage di Mac OS X, la serie di effetti di pronto impiego che sono presenti nel sistema operativo di Apple e che possono essere applicati instantaneamente e, quel che conta, in maniera non distruttiva, permettendovi di valutare tutte le opzioni senza paura di aver perso il vostro lavoro precedente. Con Quartz Composer inoltre si possono creare degli effetti predefiniti ed è possibile agire anche sulle forme.

Utilizzare Flickr come sorgente per Texture, forme che possono essere convertite da bitmap a vettoriale sia in automatico che manualmente è l’altra trovata geniale che integra una delle più importanti risorse del web 2.0 e si trasforma in una cornucopia di idee, elementi di libreria e risorsa in molti casi gratuita: all’interno del browser flckr incorporato c’è la gestione dei diritti di riproduzione di ogni singola immagine.
Ovviamente la sorgente di immagini può essere anche la vostra cartella iPhoto.

Con le preferenze PrintFax potete decidere se salvare i vostri disegni in RGB o CMYK o in Bianco e nero, ottimizzarli per fax o altri dispositivi mantenendo intatto l’orginale. Il software esegue un vero e proprio Soft Proofing simulando a video l’effetto che avreste sulla carta scegliendo diverse metodologie di stampa.

Dimenticavamo: il software dispone anche di un pannello di controllo di esposizione, tinta, luminosità /contrasto etc. analogo a quello di iPhoto, ricostruito dallo sviluppatore per rendere la manipolazione di immagini e forme ancora più potente e intuitiva grazie alle conoscenze acquisite anche dall’utente base.
Inoltre è possibile gestire direttamente la telecamera iSight o una qualsiasi fonte di immagini (pure uno scanner) all’interno dell’applicazione.

Il software gira con Mac OS X 10.4 e un processore G4 da 900 Mhz minimo con 512 MB di Ram ma per molti effetti è consigliabile l’utilizzo di Leopard.

Nelle giornate dell’Expo Marco ha ricevuto tantissime visite, anche da responsabili di una azienda con sede a Cupertino: sarebbe interessante vedere la sua applicazione tra quelle fornite nella dotazione di base dei Mac in vendita, come accade per la fantastica Comic Life di Plasq, oppure integrata tra gli strumenti di Pages o Keynote a cui si abbina già  senza problemi grazie all’ottima coerenza dell’interfaccia con le iApplicazioni di Apple.

Un in bocca al lupo a Marco Pifferi e a Tweaker Soft e che magari finite le fatiche dell’Expo riesca a lavorare alla versione italiana del software: magari se l’acquisterete in tanti dal nostro paese potrete farlo lavorare più velocemente sul progetto!

Per scaricarlo partite da questa pagina, dalla versione 1.0.3 sono stati risolti alcuni problemi di riempimento colore con il sistema Mac OS X anche nella nostra lingua.

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