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PostScript, disponibile codice sorgente del linguaggio per il controllo delle stampanti

A 40 anni dalla sua creazione, il Computer History Museum (CHM) mette a disposizione il codice sorgente del PostScript, linguaggio di descrizione di pagina interpretato particolarmente adatto alla descrizione di pagine ed immagini, sviluppato da Adobe ed inizialmente usato come linguaggio per il controllo delle stampanti e poi di altri dispositivi.

Il codice sorgente del PostScript è stato fornito al Computer History Museum con il supporto di Adobe e il placet di John Warnock (82enne co-fondatore della Casa di San Jose).

Adobe Systems Incorporated (quella che oggi conosciamo come Adobe) ideò 40 anni addietro il PostScript come un linguaggio interpretato particolarmente adatto alla descrizione di pagine ed immagini. Vi furono discussioni iniziali dei co-fondatori di Adobe, Chuck Geschke e John Warnock, con produttori di computer quali Digital Equipment Corporation e Apple per convincerli ad adottare il nuovo linguaggio per il controllo delle stampanti. La visione dei due fondatori (qui il racconto di CHM) di Adobe era la possibilità per qualsiasi computer collegato a una stampante o a sistemi di composizione di sfruttare un linguaggio comune, permettendo di ottenere testi e immagini alla massima qualità possibile.

Con la guida di Warnock, Adobe mise insieme un team di programmatori che svilupparono il nuovo linguaggio. Oltre ai due-cofondatori di Adobe, parteciparono allo sviluppo  Doug Brotz, Bill Paxton e Ed Taft, portando alla nascita di un vero e proprio linguaggio di programmazione, denominato PostScript e presentato da Adobe nel 1984.

Elaborando qualsiasi cosa come stampabile, grazie a descrizioni matematiche, PostScript offriva funzionalità prima non possibili. Testi e immagini potevano essere scalati, ruotati, spostati, descrivedo pagine di testo e grafica in modo indipendente dalla risoluzione e dal dispositivo di visualizzazione. Grazie a questo linguaggio era (ed è ancora) possibile trasferire da un computer ad un altro informazioni senza perdita di qualità. Un file PostScript può quindi essere visualizzato o stampato alla massima risoluzione consentita su una qualsiasi piattaforma compatibile.

PostScript, disponibile codice sorgente del linguaggio per il controllo delle stampanti
Chuck Geschke (a sinistra) e John Warnock (destra) co-fondatori di Adobe Systems nel 1982. ©Doug Menuez/Stanford University Libraries

Molti sistemi di stampa fanno tutt’oggi affidamento al PostScript per capire cosa e come stampare; dal PostScript è nato il PDF (qui vi raccontiamo la storia della nascita di quest’ultimo formato) o Portable Document Format, altro software capolavoro merito di John Warnock e anche della visione a lungo termine di Steve Jobs. Il PDF ha permesso di trasformare il PostScript in una tecnologia di facile uso, e permettere la nascita di un formato di file basato su un linguaggio di descrizione di pagina per rappresentare documenti di testo e immagini in modo indipendente dall’hardware e dal software utilizzati per generarli o per visualizzarli.

David C. Brock, responsabile delle pratiche curatoriali de Computer History Museum, spiega: “La storia del PostScript ha moltissime sfaccettature. È una storia di profondi cambiamenti nell’alfabetizzazione umana, una storia di segreti commerciali nel codice sorgente. È una storia sull’importanza del lavoro di squadra, della geometria. Ed è una storia di innovazioni e formazione di ingegneri-imprenditori.

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