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Dallo Spid a pagamento ci salva la Carta di Identità Elettronica CIE

Lo Spid è ormai entrato a far parte della quotidianità di ciascuno, ma con l’introduzione di costi e canoni molti italiani potrebbero scegliere di utilizzare la Carta di Identità Elettronica CIE. Che siate professionisti, o semplici cittadini, lo Spid è il metodo di accesso più utilizzato per interfacciarsi con la Pubblica Amministrazione. Dopo anni di accesso gratuito, alcuni gestori hanno deciso di introdurre un canone annuale. Ecco quali.

A fare da apripista in questo senso è stato, già da maggio, Aruba, che ha introdotto un canone di 5,98 euro all’anno per mantenere attiva l’identità digitale. Si tratta di un cambiamento che è stato già seguito da Infocert, che diverrà a pagamento già a partire dal prossimo luglio. L’esempio, peraltro, potrebbe presto coinvolgere anche tutti gli altri gestori, tanto che la Codacons ha già sollevato dubbi sulle manovre, sottolineando possibili lesioni ai diritti dei consumatori.

L’arrivo di un canone, però, è figlio di quanto accaduto nei mesi scorsi. Il servizio Spid, coordinato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, è da tempo in attesa dei 40 milioni di euro promessi dal governo per sostenere i costi di gestione dei provider. Fondi che fino ad oggi sono rimasti bloccati e che dovrebbero essere sbloccati solo a fine luglio, alla scadenza della convenzione tra lo Stato e i gestori del servizio.

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La CIE resta gratuita

Un’ancora di salvezza potrebbe essere vista nella CIE, la Carta di Identità Elettronica che consente, alla fine dei conti, gli stessi accessi dello Spid. Anche se al momento i due servizi non sono perfettamente sovrapponibili, a breve la CIE potrebbe offrire funzionalità simili a quelle dello Spid, pur restando gratuita, e quindi utilizzabile anche al di fuori dei confini nazionali.

Attualmente, il 90% degli accessi digitali alla Pubblica amministrazione avviene tramite Spid, mentre la CIE, invece, ha registrato nello stesso periodo 52 milioni di accessi, a fronte di 48,2 milioni di carte emesse. E’ chiaro che l’introduzione di un canone per lo Spid potrebbe ben presto facilitare l’adozione della CIE da parte di molti utenti.

Dallo Spid a pagamento ci salva la Carta di Identità Elettronica CIE

Ovviamente, per chi intendesse rimanere fedele allo Spid, non volendo pagare, potrà optare per uno dei provider attualmente gratuiti. Resta da vedere se tutti gli altri operatori decideranno di seguire l’esempio di Aruba e Infocert nel breve periodo.

In questo articolo come attivare la Carta di Identità elettronica con lo smartphone per usarla al posto dello SPID

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