Donald Trump potrebbe proporre una sua rete di telefonia e anche un Trump Phone, un telefono con un suo marchio. Lo riferisce il sito statunitense The Verge evidenziando la registrazione dei marchi “Trump” e “T1” da parte di DTTM Operations LLC, l’azienda che il Presidente degli Stati Uniti sfrutta per gestire suoi marchi, indicando le denominazioni in questione per l’utilizzo in ambito telefonia, accessori per telefonia mobile e persino telefoni.
La domanda di registrazione del trademark è stata depositata giovedì 12 giugno presso il Patent and Trademark Office statunitense e include “servizi di telefonia senza fili, telefoni cellulari, custodie e caricabatterie, oltre che l’uso in punti vendita dedicati.
La domanda di registrazione del marchio non garantisce che Trump lancerà seriamente una sua rete di telefonia, ma segnala l’interesse verso questo tipo di operazione. “La specificità delle domande, indica una seria considerazione”, spiega Josh Gerben, consulente brevettuale, spiegando che nell’ambito della richiesta di registrazione, i legali di Trump devono firmare una dichiarazione giurata nella quale confermano la reale intenzione di portare realmente sul mercato i beni e i servizi menzionati.
Il lancio di una rete mobile da parte di Trump potrebbe comportare una serie di complicazioni. Gerben ricorda, ad esempio, che l’operatore T-Mobile potrebbe avere da ridire: il nome “T1” potrebbe violare un marchio già registrato.
Questo ancora prima di capire come risponderà Brendan Carr, presidente della FCC, la Commissione federale delle comunicazioni degli Stati Uniti, uomo in quota repubblicani scelto da Trump stesso e noto per essere un duro oppositore della moderazione dei contenuti su internet (ha più volte criticato Facebook, Google, Apple e Microsoft per la “censura degli americani”).
Trump non è comunque l’unico personaggio pubblico a puntare sul mondo della telefonia: pochi giorni addietro è stato annunciato il debutto di SmartLess Mobile, operatore virtuale legato a un podcast celebre in USA; ancora prima c’era stato il caso di Ryan Reynolds con Mint Mobile, poi venduto a T-Mobile nel 2023.
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