Il maestro indiscusso del thriller (ma in realtà ha scritto molto altro) non è solo uno dei più grandi autori pop americani, ma anche uno dei più seguiti e imitati. Ecco i suoi tre migliori romanzi (a nostro insindacabile giudizio) e quelli dei suoi “allievi”, cioè degli autori che hanno trovato in King una fonte di ispirazione.
Una introduzione alla letteratura popolare che serve da specchio per vedere il riflesso della nostra società ed è anche una forma di intrattenimento straordinaria, con ottime storie, trame avvincenti e grandi avventure. Buona lettura.
Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.
It
Se c’è da trovare un libro “potente” nellaa bibliografia di Stephen King, questo è sicuramente il migliore campione dell’autore del Maine.
A Derry, una piccola cittadina del Maine, l’autunno si è annunciato con una pioggia torrenziale che sembra non finire mai. Per un bambino come George Denbrough, ben coperto dal suo impermeabile giallo, il più grande divertimento è seguire la barchetta di carta che gli ha costruito il fratello maggiore Bill. Ma le strade sono sdrucciolevoli e George rischia di perdere il suo giocattolo, che infatti si infila in un canale di scolo lungo il marciapiede e sparisce nelle viscere della terra. Cercare di recuperarlo è l’ultimo gesto di George: una creatura spaventosa travestita da clown gli strappa un braccio uccidendolo.
A combattere It, il mostro misterioso che prende la forma delle nostre peggiori paure, rimangono Bill e il gruppo di amici con i quali ha fondato il Club dei Perdenti, sette ragazzini capaci di immaginare un mondo senza mostri. Ma It è un nemico implacabile e per sconfiggerlo i ragazzi devono affrontare prove durissime e rischiare la loro stessa vita. E se l’estate successiva, che li ritrova giovani adulti, sembra quella della sconfitta di It, i Perdenti sanno di dover fare una promessa: qualunque cosa succeda, torneranno a Derry per combattere ancora.
Shining
Forse il romanzo più conosciuto di tutti, anche se quello meno letto: per un periodo c’era solo il film di Stanley Kubrick, che Stephen King odiava. Eppure, è un capolavoro anche per la scrittura.
L’Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d’inverno, quando l’albergo chiude e resta isolato per la neve.
Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all’Overlook, ed è allora che le forze del male si scatenano con rinnovato impeto: la famiglia si trova avvolta ben presto in un’atmosfera sinistra.
Dinanzi a Danny, dotato di un potere extrasensoriale, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell’albergo, ma mentre il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne cade vittima.
L’ombra dello scorpione
Una saga post-apocalittica che mescola fantasy, religione, politica e filosofia del bene e del male. Colossale, ambizioso, con una delle ambientazioni più memorabili di sempre. Una lettura di rigore, per chi scopre Stephen King.
Un classico pubblicato per la prima volta nel 1978 e ambientato in un futuro prossimo (ormai presente) nel quale l’umanità è martoriata da una epidemia globale senza precedenti. La visione apocalittica di Stephen King ci restituisce un mondo completamente trasformato dal virus, con città vuote e spettrali percorse da poche persone allo sbando.
Questo romanzo è ancor più affascinante e spaventoso oggi di quando è stato pubblicato per la prima volta. È il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio a seminare morte in tutto il mondo: il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all’apocalittica epidemia. I pochi sopravvissuti si trovano intrappolati in uno scontro più grande di loro, quella lotta eterna tra forze della natura nella quale si può solo decidere di perseguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, o seguire le orme dello spaventoso Randall Flagg, il Senza Volto, il Signore delle Tenebre.
L’umanità di fronte alla pandemia sbanda tra paura e voglia di sopravvivere a qualsiasi costo: emergono i lati più oscuri dell’animo umano ma anche il coraggio di affrontare le tenebre.
La scatola a forma di cuore
Tale padre, tale figlio. Joe Hill, pseudonimo di Joseph Hillström King, secondo dei tre figli di Stephen King e Tabitha Jane Spruce, è un autore thiller a tutto tondo. Questo, che si trova purtroppo solo in versione Kindle, è forse il suo libro più bello.
Il protagonista, mito invecchiato del rock death-metal, è un collezionista del macabro: un ricettario per cannibali, un cappio da boia di seconda mano, un film snuff. Ma niente può competere con quell’oggetto in vendita su Internet: “Vendesi il fantasma del mio patrigno al miglior offerente…” dice l’annuncio. E l’uomo ha già la carta di credito in mano. Per mille dollari diventa l’unico proprietario di un abito che appartiene a un uomo morto.
Il protagonista non ha paura. È da una vita che gestisce una serie di fantasmi: quello di un padre molestatore, delle amanti abbandonate senza cuore, degli amici traditi. Ma quello che gli porta il corriere in una scatola a forma di cuore non è un fantasma come tutti gli altri.
L’ex proprietario dell’abito è “morto e vegeto” ed è ovunque: dietro la porta della camera da letto, seduto nella Mustang, in piedi davanti alla finestra, dentro lo schermo gigante del suo televisore, nel corridoio con un rasoio affilato appeso a una catena nella sua mano scheletrica. E sempre in attesa.
La casa alla fine del mondo
Paul Tremblay è uno degli autori che stanno emergendo con maggiore forza, grazie a una serie di romanzi dell’orrore uno migliore dell’altro. Eric, Andrew e la loro adorata bambina di sette anni, Wen, stanno trascorrendo una vacanza in un cottage isolato in mezzo ai boschi del New Hampshire, sulla riva di un lago, lontano dal caos e dal chiasso della vita metropolitana, senza Internet e cellulari: un angolo di paradiso in cui regnano il silenzio e la serenità.
Ma in una mattina di sole il sogno si trasforma in un incubo quando dal bosco emergono quattro sconosciuti. Leonard, un uomo gigantesco dai modi gentili e il sorriso caloroso, e i suoi tre compagni brandiscono armi inquietanti e spaventose e sono lì per portare a Eric, Andrew e Wen un messaggio ancora più inquietante e spaventoso. Mentre la famigliola si barrica in casa cercando un modo per chiedere aiuto, diventa sempre più chiaro che i quattro non se ne andranno finché non avranno ottenuto ciò per cui sono lì, una scelta impossibile, un sacrificio terribile.
Nelle ore che seguono, in un crescendo di presagi apocalittici, paranoia, follia, orrore e rituali di sangue, la piccola casa alla fine del mondo diventa il cuore dell’universo, il luogo in cui si deciderà il destino di una famiglia e, forse, di tutta l’umanità.
Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe
Un’opera unica: un libro appassionante, ricco di supspance e coinvolgente, capace di divertire, di far ridere, ma anche di prendersi dei grandi spaventi. Horror umoristico? Perché no.
Difficile la vita di Patricia Campbell: divisa tra un marito troppo impegnato col lavoro, i figli e l’anziana suocera, la sua unica oasi felice è un gruppo di lettura di libri true crime. Un giorno al gruppo si unisce James Harris, bello, misterioso e sensibile, che fa sentire alla donna cose ormai non provate da anni.
Eppure c’è qualcosa di strano in lui: non ha un conto in banca, non esce durante il giorno e la suocera di Patricia sostiene di averlo conosciuto da ragazza. Quando alcuni bambini scompaiono senza che la polizia faccia nulla, Patricia e le amiche sospettano che James sia un serial killer. Sono loro ad aver letto troppi libri true crime o quello che si aggira nelle loro case è un mostro vero?
Il passaggio
“Il segno dello scorpione” ha aperto un filone e definito uno standard nella letteratura post-apocalittica made in Usa. Ma questo romanzo di Justin Cronin, forse ancora più ambizioso per quanto riguarda la costruzione letteraria, di sicuro gli fa fare un notevole passo in avanti. In uscita il primo volume della saga in Italia, dopo un notevile successo negli Usa.
Racconto epico e avvincente che parla di catastrofi e sopravvivenza, Il passaggio è la storia di Amy, abbandonata dalla madre all’età di sei anni, inseguita e poi imprigionata dalle figure oscure dietro un esperimento governativo di proporzioni apocalittiche. Ma l’agente speciale Brad Wolgast, l’uomo inviato a rintracciarla, rimane colpito dalla ragazza insolitamente silenziosa e rischia il tutto per tutto pur di salvarla.
Quando l’esperimento si rivela un totale incubo, Wolgast ne assicura la fuga. Ma la società intorno a loro collassa. E mentre Amy cammina da sola, attraversando i chilometri e i decenni, in un futuro oscuro fatto di violenza e disperazione, è pervasa dalla misteriosa e terrificante consapevolezza che solo lei ha il potere di salvare il mondo.
Una lenta marea oscura
Lui, Adam Nevill, è un vero maestro della letteratura horror, il cui legame con Stephen Kind è innegabile. Compreso questo romanzo unico. Siamo nel 2055 e ormai è troppo tardi: cambiamento climatico, guerre, carestie e una nuova grande estinzione di massa segnano il rovinoso appassire della vita sul pianeta, un disastro annunciato di cui nessuno ha voluto riconoscere le avvisaglie.
Cleo è testimone della tragedia dalla sua casetta nel sud dell’Inghilterra. Ormai è vecchia e stanca e l’entità della catastrofe così grande che nemmeno sente di percepirne più l’orrore. Eppure, sa che dietro il collasso ecologico si nasconde qualcosa di più antico, un’entità talmente inconcepibile da aver influenzato la vita sul pianeta solo scegliendo di dormire per un po’. Ma il sonno del titano è finito, e mentre la natura morente ha ricominciato a cantarne il nome, la comunità in cui Cleo vive inizia a cambiare.
Nevill usa la consolidata tradizione dell’orrore cosmico per ridefinire l’agentività dell’essere umano di fronte a disastri ecologici su larga scala e dare una forma alla minaccia esistenziale di una fine improrogabile.
La casa in fondo a Needless Street
Horror puro, questo lavoro di Catriona Ward. Nel bosco in fondo a Needless Street non abitano solo animali ma anche senso di colpa, crudeltà e dolore. Smarrircisi è fin troppo facile, perché tutti siamo vittime ma anche carnefici.
Questa è la storia di un assassino, di una bambina scomparsa e di una vendetta. Questa è la storia di Ted, che vive con sua figlia Lauren e la gatta Olivia in una casa normale alla fine di una strada normale. Tutte queste cose sono vere. Eppure, alcune sono bugie.
Pensi di sapere cosa c’è dentro l’ultima casa in fondo a Needless Street. Pensi di aver già letto questa storia. Ma è qui che ti sbagli.
Mexican gothic
La svolta per gli amanti dell’horror. Non c’è altro modo di definire questo romanzo di Silvia Moreno-Garcia.
Noemí Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E così si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico. Noemí è poco credibile nei panni della crocerossina: è una raffinata debuttante, più adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma è anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno sconosciuto dall’aria sinistra ma intrigante; né dal padre, l’anziano patriarca che sembra particolarmente attratto da lei; e neppure dalla casa, che inizia a invadere i suoi sogni con visioni di sangue e sventure.
Il suo unico alleato in questo luogo inospitale è il più giovane membro della famiglia. Ma forse anche lui ha un oscuro segreto da nascondere. Mentre dal passato riemergono storie di violenza e follia, Noemí viene lentamente risucchiata in un mondo terrificante e seducente al tempo stesso. Un mondo dal quale potrebbe essere impossibile fuggire.
Dracula
Non potrebbe essere una raccolta dei migliori romanzi di Macity senza una coppia di fuori sacco. Ed ecco il primo, uno dei capisaldi dell’horror gotico, con una struttura narrativa molto moderna e che ha influenzato fortemente Stephen King sia dal punto di vista dell’innovazione strutturale che da quello dei temi, come il classico del male antico che si insinua nel mondo moderno: Le notti di Salem è praticamente il remake del romanzo di Bram Stoker del 1897 fatto da King.
Dracula è l’archetipo delle infinite storie di vampiri narrate dalla letteratura e dal cinema. Mette in scena l’eterna lotta tra il Bene e il Male, ma anche tra la ragione e l’istinto, tra le pulsioni più inconfessabili e il perbenismo non solo vittoriano. Una storia scaturita dall’inconscio ed entrata in tutti i nostri incubi.
Giro di vite
Henry James ha scritto un horror psicologico ambiguo, dove non si capisce se i fantasmi siano reali o solo nella mente della protagonista. L’atmosfera soffocante, il dubbio costante e il focus sui bambini hanno colpito profondamente King. The Shining, It, Cujo: praticamente tutta la sua produzione sui bambini in pericolo e la mente che vacilla.
Protagonisti di questo testo, forse il più celebre tra i romanzi brevi di Henry James, sono Flora e Miles, due bambini perseguitati dai fantasmi di un’istitutrice e di un maggiordomo, e intrappolati in quella che Fausta Cialente nella nota al testo definisce una “tirannica atmosfera”. Ai classici motivi del racconto nero, “gotico”, James unisce una sottile indagine psicologica, consegnando al lettore uno dei più suggestivi racconti del mistero, sempre al confine tra realtà e soprannaturale.
Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.

![iGuide per i regali di Natale - macitynet..ti CTA Natale iGuida [per Settimio] - macitynet.it](https://www.macitynet.it/wp-content/webp-express/webp-images/uploads/2025/12/regali-di-natale-consigli-di-macitynet.jpg.webp)











