Screening Room, il Napster del cinema che vuole rivoluzionare tutto

Screening Room è un innovativo servizio che promette di portare i nuovi film direttamente a casa in streaming, in contemporanea con l’uscita nei cinema. Si tratta dell’ultima idea fuoriuscita dal cilindro di Sean Parker, ex cofondatore di Napster ed ex presidente di Facebook, progetto creato in collaborazione con Prem Akkaraju, guru di media digitali ed entertainment. A rendere ancora più interessante Screening Room è l’appoggio di diversi registi di spicco: come riporta Variety l’idea è così piaciuta a Spielberg, Martin Scorsese, Peter Jackson, J.J. Abrams e altri cineasti, tanto da spingerli a finanziare il progetto.

La possibilità di visionare nuovi film a casa in contemporanea con le proiezioni nei cinema risolve in un solo colpo due tendenze ormai affermate da tempo: la necessità di dover attendere settimane se non mesi prima di poter vedere il film a casa e la crescente pirateria degli screener, versioni preliminari di qualità variabile dei nuovi film sempre più spesso disponibili piratati online. Con Screening Room tutto diventerebbe legale ma emergono dubbi consistenti sul prezzo richiesto e anche sulla opposizione praticamente certa delle major e dei cinema.

Per poter vedere i film in streaming a casa con Screening Room infatti occorre sborsare 50 dollari per film, un prezzo decisamente alto che non molti utenti forse sarebbero disposti a pagare. A questo si aggiunge la necessità di un set top pox dedicato, per ricevere i film e anche per assicurarne la sicurezza assoluta, con tecnologie integrate anti-copia. Ma soprattutto, anche se Screening Room sembra eccitare i più importanti registi in circolazione, potrebbe non incontrare il favore delle principali case di produzione cinematografica che detengono i diritti di distribuzione di film e colossal che spesso richiedono svariati milioni di dollari di investimenti. Stesso discorso per i cinema e le associazioni di categoria che potrebbero veder diminuire l’affluenza nelle sale.