C’è lo spettro del fallimento per Psystar. La società che produce cloni Mac non autorizzati e che per questo è finita nel mirino, con tanto di procedimento giudiziario, di Apple ha infatti richiesto la protezione offerta dal chapter 11, il corrispettivo della nostra amministrazione controllata.
Il passo, che manifesta una evidente sofferenza economica, sarebbe dovuto a crediti vantati dai fornitori di servizi sui pagamenti con carta di credito e da parte dei partner nel settore delle spedizioni ai quali la società di Miami non avrebbe corrisposto il dovuto. Circa 250mila lo scoperto cui Psystar deve fare fronte.
L’esame del tribunale della Florida che si occuperà della questione sospenderà di fatto tutte le altre vertenze legali, inclusa la querelle che da mesi e mesi si protrae contro Apple. Vale la pena notare che la richiesta per la procedura di bancarotta arriva solo a pochi giorni di distanza dalla sentenza del giudice che obbliga Psystar a presentare la propria contabilità ai legali di Apple, conti “misteriosi” che Psystar è sempre stata molto reticente a presentare accampando in alcuni casi scuse anche piuttosto banali come lo smarrimento dei file o la non necessità di tenere i libri mastri.
La vicenda si colloca in un contesto che ha contorni non facilmente definibili e certamente poco chiari. In molti si sono chiesti come una piccola società di 20 dipendenti potesse affrontare e sostenere lo sforzo economico necessario per contro-attaccare Cupertino in tribunale usufruendo per giunta dei servizi di uno studio legale di nome e in quanto tale anche molto costoso. Da qui la deduzione dell’esistenza di un possibile finanziatore occulto, che ancora non ha un nome, che potrebbe aver finanziato Psystar, finanziatore che, sospetta ora qualcuno, potrebbe avere ritirato il suo appoggio e il credito in vista di una sconfitta molto probabile nell’aula del tribunale.
Se un finanziatore occulto davvero c’è o se Psystar ha fatto tutto da sola potrebbe emergere nella corte della Florida che esaminerà il caso di fallimento, ascoltando tutti i creditori di Psystar il 5 giugno.