Alcuni azionisti di Apple si sono riuniti negli Stati Uniti per avviare una class-action contro la multinazionale, accusandola di aver mostrato in anteprima alcune funzionalità basate sull’intelligenza artificiale durante la WWDC24 (la conferenza per sviluppatori svoltasi a giugno dello scorso anno), funzionalità che però, a tutt’oggi, non sono ancora disponibili. Secondo i querelanti, questa mancata implementazione avrebbe influito negativamente sulle vendite e sul prezzo delle azioni della società.
Tra gli imputati nel caso sono citati: Tim Cook (CEO di Apple), Luca Maestri (ex direttore finanziario) e l’attuale CFO, Kevan Parekh.
Nella denuncia si sostiene che Apple avrebbe rilasciato dichiarazioni fuorvianti in merito a una versione più avanzata e personalizzata di Siri, presentata durante il keynote della WWDC24. Tali innovazioni, ancora assenti nei prodotti attuali, avrebbero avuto un impatto rilevante sull’andamento dei titoli azionari della società, danneggiando così gli investitori.
«All’insaputa degli azionisti, Apple non disponeva di un prototipo funzionante delle funzionalità Siri basate su AI mostrate durante la WWDC24, né aveva motivazioni concrete per ritenere di poter offrire il prodotto come pubblicizzato» — si legge nella citazione in giudizio.
Il documento ricorda anche che, nel corso del 2024, era stato trasmesso uno spot pubblicitario che prometteva tali funzioni come “in arrivo”.
Per ragioni analoghe, lo scorso marzo Apple era già stata accusata di pubblicità ingannevole e concorrenza sleale: secondo le accuse, la società avrebbe reclamizzato funzionalità di Siri e Apple Intelligence indicate come imminenti per iOS 18 e iPhone 16, inducendo così i consumatori a credere di acquistare dispositivi dotati di capacità in realtà inesistenti o travisate.
I querelanti parlano apertamente di “vaporware”, ovvero prodotti informatici annunciati ufficialmente, ma che non raggiungono mai il mercato per ostacoli tecnici o strategici. La denuncia, presentata questo venerdì nello Stato della California, cita anche un articolo del noto blogger John Gruber dal titolo “C’è del marcio nello Stato di Cupertino”.
Intanto Apple ha annunciato nuove funzionalità AI con iOS 26, macOS 26 e gli altri sistemi operativi dell’ecosistema. Le novità promettono di migliorare ulteriormente l’esperienza utente su iPhone, iPad, Mac, Apple Watch e Apple Vision Pro.
“L’anno scorso abbiamo mosso i primi passi verso il nostro obiettivo di mettere a servizio di tutti un’intelligenza che fosse utile, pertinente, facile da usare e disponibile proprio dove serve di più, proteggendo al contempo la privacy dell’utente. Ora i modelli su cui si basa Apple Intelligence stanno diventando più capaci ed efficienti, e stiamo integrando le sue funzioni in ancora più punti di tutti i nostri sistemi operativi”, ha dichiarato nell’ambito della WWDC di quest’anno Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering di Apple.
“Stiamo facendo anche un altro grande passo offrendo ai team di sviluppo la possibilità di accedere al modello on‑device che sta alla base di Apple Intelligence, affinché possano sfruttare un’intelligenza potente, veloce, progettata intorno alla privacy e disponibile anche offline. Pensiamo che questo darà il via a una nuova ondata di esperienze intelligenti proprio nelle app su cui le persone fanno affidamento ogni giorno”.