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Apple attacca BlackBerry push email

Gli utenti iPhone sono soddisfatti del primo smartphone della Mela ma chi utilizza la mail per lavorare non può fare a meno del servizio Push email, settore in cui fino a oggi BlackBerry ha giocato un ruolo di leader indiscusso.

Stesso discorso per l’accesso diretto ai server di posta aziendali, i più diffusi Lotus e Microsoft Exchange, che garantiscono non solo la gestione integrata delle email tra computer fissi e dispositivi tascabili, ma permettono la sincronizzazione di calendari per appuntamenti e riunioni, la condivisione di rubriche e contatti.

Tutte queste funzioni sono state richieste dai clienti business ad Apple e oggi è arrivata la risposta di Cupertino, più precisamente dalle labbra di Phil Schiller “Noi integreremo tutte queste cose nella prossima versione del software per iPhone”. Nel suo lungo elenco Schiller cita non solo le funzionalità  di posta push, ma anche il supporto alle reti protette VPN, Cisco IPsec VPN, autenticazioni, certificati e procedure comunemente impiegati nelle grandi aziende per la gestione e il funzionamento del parco macchine costituito dai dispositivi tascabili e mobile.

Durante la presentazione di oggi Schiller ha dichiarato i clienti Apple hanno richiesto il supporto per Microsoft Exchange, così Apple ha richiesto e ottenuto da MS la licenza per poter integrare ActiveSync direttamente all’interno di iPhone.

L’attacco a BlackBerry non è ancora completo ma poco ci manca e, il colpo finale arriva da una demo condotta ancora da Schiller: con un telefono finto che somiglia molto a un BlackBerry Schiller mostra il “vecchio metodo” per gestire le email da uno smartphone. Tutti i passaggi intermedi e i server in cui transita il messaggio rappresentano dei potenziali punti deboli per quanto riguarda la stabilità  e l’affidabilità  dell’intero sistema. Senza fare alcun nome di azienda o dispositivo, Schiller si riferisce piuttosto chiaramente alle due crisi del sistema di server BlackBerry, una di pochi giorni fa, l’altra che risale allo stesso periodo ma dell’anno precedente. La sospensione del servizio email push di BlackBerry ha avuto una grande eco sui media statunitensi perché gran parte degli uomini d’affari ma anche semplici privati utilizzano questo servizio per essere sempre raggiungibili e presenti on-line.

Dopo la dimostrazione del vecchio metodo, Schiller mostra ai presenti come l’iPhone possa ora comunicare direttamente con il server Exchange: “In questo modo iPhone ottiene l’email push, e i servizi push per calendario, contatti, accesso a liste globali e persino l’ordine di reset totale inviato da remoto. Tutto questo direttamente dal server Exchange e direttamente integrato nelle applicazioni esistenti”.

La dichiarazioni e le tecnologie presentato oggi rappresentano un’altra svolta epocale per Cupertino. Dopo aver lanciato un iPhone mirato soprattutto per il settore privato e consumer, ora Apple sta adottando e integrando tutte le tecnologie fino a oggi indispensabili per le aziende e il mondo del lavoro.

Che Apple avesse intenzione di attaccare un regno fino a oggi dominato da BlackBerry forse lo si poteva intuire da alcune dichiarazioni di Steve Jobs, all’apertura dell’evento: “In soli otto mesi iPhone ha guadagnato il 28 per cento delle quote di mercato, secondo solo a RIM”.

Per fare tutto questo Apple chiede le licenze a Microsoft per le sue tecnologie relative a MS Exchange e ActiveSync: un’alleanza che Steve Jobs ha valutato attentamente e alla fine, valutando come indispensabile per entrare in un mondo di soluzioni e tecnologie fino a oggi sconosciute alle Mela.

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