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Greenpeace loda il piano approvvigionamento minerali di Apple

Come cambia il mondo. Fino a qualche anno fa per Greepeace, Apple era il nemico numero uno nel mondo dell’elettronica, per l’ambiente, ora è un esempio da seguire. L’associazione ambientalista, che comunque da tanto tempo ha iniziato una manovra di avvicinamento a Cupertino, riportata sempre più in alto nelle classifiche, ha presentato ieri la più evidente nota di elogio nei confronti dell’azienda.

“L’aumentata trasparenza di Apple sui fornitori sta diventando un segno distintivo di Tim Cook alla guida della società” ha dichiarato Tom Dowdall, Energy Campaigner di Greenpeace parlando del rapporto sulla responsabilità dei fornitori pubblicato dalla casa di Cupertino. ”Apple ha mostrato i muscoli in passato, spingendo i fornitori a rimuovere sostanze pericolose dai prodotti, sfruttando energie alternative nei data center, e mostrando che lo stesso modello può funzionare per ridurre l’uso di materiali provenienti da zone di conflitti”.

Greenpeace spinge ora Samsung e altri big dell’elettronica a seguire l’esempio di Apple; la speranza è che l’industria del settore possa “esercitare la sua influenza collettiva” costruendo dispositivi migliori per le persone e per il pianeta.

Tra Apple e Greenpeace, come accennato, esistono rapporti di lunga data. Jobs dopo un epico scontro con alcuni rappresentanti di Greenpeace, accusati nel contesto di un incontro con gli azionisti dove gli avevano lanciato pesanti critiche sulle scelte in materia di ecostenibilità di raccontare “bullshits” (letteralmente “stronzate”), lanciò una campagna per avvicinare Apple agli standard internazionali in fatto di compatibilità ambientale. Nel 2007 l’allora CEO promise di fare della Apple la prima azienda produttrice di computer a voler eliminare le sostanze tossiche dalle proprie produzioni. Nel 2008 la Apple ha prodotto i primi computer in pratica liberi da sostanze quali PVC e BFR. Di fatto Steve Jobs, pur senza dirlo né ammetterlo, comprese quanto contasse anche dal punto di vista dell’immagine che Apple fosse la prima a farlo. Da allora tutti i prodotti della casa di Cupertino vengono assemblati senza queste sostanze tossiche e HP, Acer e altre aziende hanno seguito il suo esempio.

Greenpeace quando necessario ha criticato Cupertino, ma l’ha anche elogiata pubblicamente su varie questioni ambientali. Lo scorso anno l’associazione ha lodato Apple per aver ingaggiato Lisa P. Jackson (ex capo dell’EPA, Environmental Protection Agency) come responsabile delle energie pulite e rinnovabili per le strutture della Mela.

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