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Il nuovo Eldorado è Zhengzhou, in Cina dove si costruisce iPhone

Di Zhengzhou, importante città e nodo commerciale nel nord della Cina, sentiamo parlare fin dal 2011 ma ora quest’area è in piena espansione ed è già destinata a diventare la fabbrica mondiale degli smartphone. Qui nel 2014 sono stati costruiti ben 143 milioni di smartphone di cui ben 120 milioni sono iPhone di Apple: è quindi da qui che provengono gli iPhone 6 e gli iPhone 6 Plus che dal lancio di settembre 2014 vanno a ruba in ogni paese e continente, una generazione particolarmente fortunata di smartphone Apple che, grazie finalmente agli schermi di dimensioni generose, per la prima volta affascina non più solamente gli appassionati della Mela ma è persino in grado di convincere gli utenti Android.

Le prime notizie di Zhengzhou come nodo cruciale di produzione e assemblaggio di smartphone sono datate 2011, anno in cui Foxconn ha avviato le catene di montaggio di uno stabilimento immenso di ultima generazione interamente dedicato ai dispositivi mobile e in particolare agli smartphone: allora questo stabilimento Foxconn era stato inaugurato come fiore all’occhiello della società e come la fabbrica in grado di produrre più smartphone al giorno al mondo. Grazie a uno sviluppo voluto e gestito anche a livello governativo, ora Zhengzhou è diventata la sede non solo di diversi stabilimenti Foxconn ma anche di altre società e marchi che si insediano qui per sfruttare i vantaggi e le agevolazioni possibili grazie alla Zhengzhou Airport Comprehensive Economic Experimental Zone, sigalta ZACEEZ, lunga dicitura dalla sigla improbabile che con ogni probabilità indica un’area a gestione speciale con tassazione agevolata su misura delle società che qui investono, costruiscono e producono per l’esportazione.

Il profilo aggiornato di quest’area industriale di Zhengzhou, pubblicato da DigiTimes, conferma che nel corso degli ultimi anni qui si sono installate anche numerose altre società con stabilimenti di ZTE, Coolpad, K-Touch, Skyworth, Kilton e altre ancora. Uno sviluppo che vedrà salire a 120 compagnie entro la fine di quest’anno ma che in prospettiva è destinato a crescere ulteriormente, secondo gli operatori fino a contare 500 aziende. Così d’ora in poi, quando sentiremo parlare di smartphone, con anticipazioni e fughe di notizie, sentiremo sempre meno spesso citare Shenzhen, precedente area industriale nel sud della Cina fino a pochi mesi fa principale nodo industriale per gli smartphone, e sempre più spesso direttamente citata o meno Zhengzhou. Mentre il livello di produzione è stato di circa 143 milioni di terminali nel 2014, in larga parte iPhone, entro la fine di quest’anno si prevede che la capacità produttiva salirà fino a 200 milioni di unità per arrivare allo stratosferico totale di 400 milioni nel giro di 3-5 anni.

Il riferimento al nuovo Eldorato di Zhengzhou è dovuto alla capacità di queste mega fabbriche di catalizzare milioni di persone che lasciano le zone agricole meno sviluppate della Cina per cercare lavoro e fortuna nei nuovi grandi centri di produzione. Le possibilità di guadagno sono enormi ma soprattutto per i colossi della produzione, le società e i marchi dell’Occidente: come per i cercatori d’oro del passato le possibilità di arricchirsi per i singoli sono basse.

Zhengzhou Foxconn 620

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