Applicazioni come Swish, Rectangle e Magnet permettono di ridimensionare le app e le finestre su Mac in misure e posizioni predefinite.
E poi c’è Lattix, che fa tutto questo in maniera ancora più rapida e intelligente in quanto può memorizzare set di app e relativi ridimensionamenti, creando così dei veri e propri spazi di lavoro da richiamare all’occorrenza e in un solo click.
È una alternativa a Moom, per chi conosce il genere, che può fare davvero comodo a chi intende passare velocemente da un tipo di desktop ad un altro combinando anche la stessa applicazione in modi differenti.
Cosa fa Lattix
Se infatti con le scrivanie multiple del Mac possiamo separare due o più applicazioni facendo occupare loro tutto lo spazio a disposizione (specie sui portatili dove ogni pixel andrebbe sfruttato fino in fondo) e passare poi da un gruppo a un altro anche tramite scorciatoia da tastiera, con Lattix si può lavorare sempre sullo stesso desktop e in un sol colpo richiamare due o più app disponendole in modi diversi in base al contesto.
Date pure un’occhiata alla dimostrazione video qui sotto per farvi un’idea del suo funzionamento di base:
In poche parole dopo aver predisposto le app nel modo più congeniale per un determinato tipo di utilizzo, si può salvare la disposizione e a quel punto chiudere tutto con un tasto e richiamarla con un altro, organizzando sostanzialmente la scrivania in griglie modulari, dei layouts con cui suddividere lo spazio del desktop in aree distinte, ciascuna dedicata a specifici contenuti o funzioni.
Un’app del genere quindi si rivela particolarmente comoda per chi, col Mac, si trova a dover spesso eseguire gli stessi compiti.
Alcuni esempi d’uso
Per esempio chi è solito prendere appunti mentre naviga sul web, potrebbe creare una combinazione di tasti per aprire e chiudere al volo sia il browser che l’app preferita per le note, disponendole negli spazi e nelle dimensioni migliori al suo modo di lavorare.
Allo stesso tempo, come suggeriscono le stesse immagini di presentazione, con un’altra scorciatoia si potrebbero aprire e chiudere Xcode e Figma facendo in modo che entrambe occupino la metà dello schermo, e poter così sviluppare codice e grafica di un’app.
Un fotografo potrebbe destinare una buona parte dello schermo all’app di fotoritocco e altre due piccole aree ai file in locale e di nuovo all’app delle note, e via dicendo.
Come funziona
Come dicevamo a differenza di un windows manager, Lattix è in grado di lanciare degli spazi di lavoro completi, ridimensionando e spostando le app in base al contesto.
L’app supporta anche i setup con più monitor ed è in grado di gestirli separatamente, sicché si possono creare dei layout capaci di funzionare in modi diversi in base a quanti e quali monitor sono collegati.
Infine, gira tutta in locale, perciò non vengono archiviati o inviati dati al di fuori del computer.
Dove si scarica, e quanto costa
Lattix funziona solo su macOS 13 Ventura e versioni successive. La scaricate direttamente dal sito ufficiale oppure sul profilo GitHub dello sviluppatore.
La versione attuale (1.1.2) pesa pochi MB e per usarla è necessario acquistare una licenza al prezzo di 19,99 $ (spesso è in sconto e potreste trovarla anche a 11,99 $) con aggiornamenti a vita inclusi.