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Primi benchmark dei nuovi iMac 4K 2019

Il 19 marzo Apple ha aggiornato la famiglia iMac che ora integra processori Intel fino a 8-core di 9a generazione e opzioni grafiche Vega, offrendo un netto incremento di prestazioni a ogni livello.

Apple vanta per i nuovi iMac 2019 prestazioni “nettamente più veloci”. L’iMac da 21,5″ ora include processori di 8a generazione quad-core e, per la prima volta, 6-core, per prestazioni “fino al 60% più veloci”; l’iMac da 27″ 2019 integra processori fino a 6-core e 8-core di 9a generazione, per prestazioni fino a 2,4 volte più veloci.

In fase di ordine, per il nuovo iMac 4K da 21,5″ è possibile selezionare processore Intel Core i3 quad‑core di ottava generazione a 3,6GHz,  processore Intel Core i5 6-core di ottava generazione a 3,0GHz (turbo Boost fino a 4,1GHz) e  processore Intel Core i7 6-core di ottava generazione a 3,2GHz (turbo Boost fino a 4,6GHz). La scheda video può essere la Radeon Pro 560X con 4GB di memoria GDDR5 o la Radeon Pro Vega 20 con 4GB di memoria HBM2.

Il sito Appleinsider ha eseguito il test Geekbench sul modello base del nuovo iMac 4K 2019 21,5″ ottenendo un punteggio di 4819 nei test single thread e un punteggio di 14410 nei test multi-core, numeri identici al nuovo Mac mini nella variante base. Con il precedente iMac 4K 2017 con processore i5 di settima generazione si ottiene un punteggio di 4450 nei test single core e 12817 nei test multi-core.

Benchmark iMac 4K base 2019

Nei test con Cinema 4D R20, il nuovo iMac 4K base mostra un punteggio di 1472. Come termine di paragone, con un MacBook Pro 2018 con processore i7 sei-core si ottiene un punteggio di 2396, in pratica è 1.6x superiore all’iMac 4K base.

È stato eseguito un test anche con Unigen Heaven, benchmark orientato al gaming ma utile come indicatore della potenza grafica. Con le impostazioni di default e la qualità impostata su media è stato ottenuto un punteggio di 749 e una media di 29.7 frame al secondo e un massimo di 56.6 FPS.

Nei test con Disk Speed Test di BlackMagic, il nuovo iMac base 4K evidenzia velocità di 100MB/s sia in lettura, sia in scrittura per via del collo di bottiglia del tradizionale disco rigido da 1TB a 5400RPM che Apple si ostina a proporre per default. È possibile ottenere performance decisamente superiori optando in fase di ordine per il Fusion Drive da 1TB (+120,00 euro sul prezzo di listino) o, ancora meglio, per l’unità SSD da 256Gb (+240,00 euro rispetto al prezzo di listino base) o “tagli” superiori.

Per quanto riguarda le performance con Final Cut Pro X, è stato editato un filmato 4K H.264 da 5 minuti girato con una Fuji X-T, applicando la correzione colore, modificando la saturazione e il contrasto. Lo stesso file è stato esportato più volte con l’opzione di background rendering attivata e disattivata. Con l’opzione attiva, il file è stato esportato in 3 minuti e 30 secondi; con l’opzione di background rendering disattivata, il video è stato esportato dai 3 minuti e 45 secondi, ai 4 minuti e 15 secondi.

Appleinsider non raccomanda l’iMac 4K base agli utenti che hanno la necessità di editare filmati con risoluzione superiore ai 1080p (meglio preferire le varianti con processori superiori). Ovviamente la macchina base è perfetta per l’editing di video a livello familiare e operazioni che non richiedono grandissima potenza di elaborazione. Sarà interessante conoscere test dettagliati delle varianti Cofre i5 5-cofe e Core i7 6-core. La variante i7, in particolare, sfrutta la tecnologia Hyper-Threading, che entra in gioco quando è necessario gestire più lavori impegnativi allo stesso tempo (ogni core esegue due thread simultaneamente, in altre parole fa due cose insieme), velocizzando i vari flussi di lavoro.

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