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Recensione supporto per smartphone in auto di Anker, qualità a basso prezzo

Ve lo ricordate il “miglior supporto da parabrezza per smartphone”?  Stiamo parlando del Montar di Winnergear, un accessorio che ci aveva stupito per le qualità costruttiva e la capacità di resistere a urti e sbalzi di temperatura. Su Amazon c’è però qualcuno che sta provando a fargli concorrenza, si tratta di Anker, una importante società che in passato abbiamo imparato ad apprezzare per l’elevata qualità, in rapporto al prezzo, dei prodotti che mette sul mercato. È il caso, promette l’azienda cinese, del suo nuovo supporto a ventosa per parabrezza che viene presentato come un prodotto “top”, ad un costo basso, nel sempre molto affollato segmento di questi accessori da automobile. L’abbiamo messo alla prova per vedere quando sopravvive alle affermazioni del marketing e come si comporta rispetto proprio al Montar che rappresenta indiscutibilmente un riferimento in questo settore.

Com’è fatto
Una volta aperta la classica scatola in cartone di Anker, il supporto si presenta smontato in due parti: da una parte abbiamo il braccio con la testa a sfera, dall’altra la ganascia per lo smartphone. I materiali appaiono come scelti accuraramenre: la plastica, opaca e molto piacevole da maneggiare, è robusta e anche la componente che trattiene il supporto è eccellente. Si tratta di una vera e propria piastra rivestita di una gomma morbida, e sagomata. In basso troviamo un supporto su cui poggia il telefono, ai lati abbiamo una la ganascia che stringe il telefono, caratterizzata da una doppia culla spessa a sufficienza per bloccare anche un dispositivo molto più spesso di uno smartphone, quale ad esempio un vecchio GPS.

Un aspetto molto interessante che dimostra cura costruttiva è che i due elementi della ganascia che stringono il dispositivo, sono regolati a scatto, trattenuti da un meccanismo che si sgancia con un bottone mentre una molla li spinge per aprirli. Ancora più interessante è il fatto che la ganascia non viene rilasciata di colpo, con un “clack”, quando la si libera, ma scorre in maniera controllata e progressiva. Questo sistema, come vedremo, è uno degli aspetti più distintivi del supporto di Anker.

Un secondo aspetto interessante è la ventosa. Anche questa come nel Montar è in un gel autoadesivo, appiccicoso al tatto (senza essere coperto di alcuna sostanza chimica). Si comprende subito che un simile materiale ha elevate capacita di trattenere il supporto, capacità che vengono ulteriormente accentuate dalla leva di trazione che succhia l’aria al suo interno.

Come funziona
Una volta montate le due parti (cosa davvero molto semplice) si ha il supporto completo; è più grande, in particolare il collo di supporto è molto più lungo, ddel Montar anche se meno massiccio. Si stratta di scelte differenti più che altro dal punto di vista stilistico, più che di qualità costruttiva. Anche se l’Anker è più affusolato, non sembra per nulla più propenso a rompersi.

Quel che colpisce di più, oltre alla lunghezza del braccio, è l’originale angolazione del rispetto al piano di fissaggio: si tratta di una inclinazione di circa 45 gradi. In questo modo, immaginando di tenere appoggiata la ventosa su un piano, come un cruscotto, la piastra di supporto ci sarà offerta quasi perpendicolare alla superficie. Nonostante a prima vista questo orientamento possa sembrare difficile da adattare ad una buona visione dello smartphone, in realtà si dimostra molto flessibile. Anche grazie alla testa a sfera che consente un’ampia regolazione dell’orientamento del telefono o del GPS, potremo provare diverse posizioni fino a trovare quella più comoda sia su una superficie completamente verticale (oppure orizzontale se si sceglie un cruscotto) che una inclinata, come il parabrezza.  Da questo punto di vista l’Anker appare più ergonomico del Montar il cui braccio (molto massiccio) è totalmente verticale.

La piastra che sorregge il telefono, come accennato, è rivestita di una morbida gomma e le ganasce si chiudono a scatto e si liberano con la pressione di un tasto e scorrono in maniera controllata e fluida. In questo modo il telefono si piazza e si toglie con una sola mano, anche perchè la presa non è “d’acciaio”. Quando si colloca all’interno un telefono come un iPhone, molto sottile, è impossibile bloccarlo totalmente; tirando si riuscirà sempre a toglierlo (e metterlo) anche senza rilasciare il tasto posteriore. Se cercate una presa più salda è bene usare una custodia che rende il bordo meno scivoloso e allarga la superficie di contatto. In ogni caso non c’è il pericolo di vedere cadere fuori dal supporto lo smartphone, anche perchè, al contrario del Montar che offre una vera e propria, ma semplice, ganascia, il supporto Anker ha una sorta di davanzale su cui il telefono trova appoggio.

Anche la testa a vite non si blocca totalmente, come invece avviene con il Montar. Offre una decisa resistenza, ma è sempre possibile orientare la piastra, per quanto si tenti di stringerla saldamente.

La presa sul parabrezza della coppa è, invece, solida. Essendo dello stesso materiale di quella del Montar, possiamo dire che è molto simile anche se non identica. Esercitando una forte trazione, l’Anker si sgancia, il Montar è impossibile da sganciare. Questo dipende dalla particolare conformazione della coppa a ventosa. Quella del Montar, prima di attivare la leva di tradizione, è completamente piatta; in pratica tutta la superficie aderisce al parabrezza. Quella dell’Anker nella parte centrale è leggermente infossata e la superficie che aderisce è inferiore. Per altro anche le dimensioni della coppa sono leggermente inferiori rispetto a quelle del Montar

Abbiamo poi provato anche a collocare il supporto Anker sul cruscotto, discretamente poroso, della nostra automobile. I questa situazione il Montar ha aderito perfettamente, quasi come se fosse stato appiccicato al parabrezza. L’Anker non ha la capacità di fare la stessa cosa. Potrete quindi essere costretti ad usarlo sul parabrezza, a meno di non comprare un disco autoadesivo liscio come il 3M incluso nella confezione del Montar, ma che qui non c’è.

In ogni caso nella condizione tipica, quella più comune, ovvero collocato al parabrezza, l’Anker come il Montar resiste in maniera egregia.  Sbatacchiato senza pietà tra buche e sbalzi di temperatura, per una settimana il supporto non ha mai fatto una piega. Anche se la testa a sfera, come accennato, non blocca totalmente la piastra, pur avendo montato sul supporto un telefono che non è un peso piuma come un iPhone 6 Plus, non siamo stati costretti ad orientarlo di nuovo. In pratica l’Anker fa tutto quel che un supporto da parabrezza dovrebbe fare: si appiccica al vetro, si orienta nelle più disparate posizioni e non si stacca fin quando non decidiamo sia tempo di smontarlo.
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In conclusione
Il Montar con l’arrivo dell’Anker perde il trono di miglior supporto da parabrezza? La risposta è no.  Il prodotto Winnerger resta al top per solidità della presa, qualità dei materiali e dotazione (incluso il disco per cruscotto); in più potrete usarlo anche per la maggior parte dei cruscotti e materiali, contando su una coppa a ventosa incredibilmente solida e ad altissima tradizione. L’Anker però gli porge una sfida molto importante. Ha una presa molto simile sul parabrezza, uno studio ergonomico (sia per l’orientamento che per l’aggancio e lo sgancio del telefono) apprezzabile e una grande cura nella scelta delle plastiche. Si adatta a praticamente tutti i cellulari in commercio ed ha anche un design molto piacevole.  Se siete sul mercato per il meglio al minor prezzo possibile e vi sembra che i 25 euro del Montar, che era e resta il miglior supporto da auto, vi sembrano troppi, puntate con fiducia sull’Anker, un degno sfidante che non riesce a superare il “re”, ma per alcuni aspetti, tra cui un paio di quelli essenziali, si avvicina molto e in un paio, come l’ergonomia e la flessibilità potrebbe essere in persino in grado di superarlo. Tutto questo ad un costo molto, molto appetibile: 13,99 euro, il prezzo di qualche pessimo supporto da parabrezza con coppa in plastica di bassa qualità.

Il supporto da paraberezza di Anker costa 13,99 euro, più spedizione

Pro
– Materiali di buona qualità
– Accurato studio ergonomico
– Solida presa al parabrezza
– Prezzo economicoContro
– Superficie della coppa non sufficiente per una presa su un cruscotto
– Blocco non perfetto della testa a sfera

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