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Recensione Android Box, il set top box Android 5.1 per trasformare il salotto in un media center

Se da un lato Android TV non sembra essere ancora decollato, sia per i costi di una TV con Android TV incorporato, sia per il totale (o quasi) flop di Nexus Player, proliferano invece i set top box con sistema Android tradizionale, spesso basati ancora sulla distribuzione Lollipop, come nel caso di Android Box testato dalla redazione di Macitynet. Fluido e reattivo, si tratta di un modo economico per portare Android sulle TV di casa, anche piuttosto datate, per godere dell’ecosistema Google, seppur con qualche compromesso. Su Amazon costa 99,99 euro e si acquista da qui.

Estetica

Se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, questo Android Box non risulta essere tra le periferiche più “stilose”. L’aspetto è infatti un po’ retrò, simile a decoder digitali più datati, con forme bombate. Questa sensazione viene ampliata dalla presenza, sul posteriore, dei vecchi connettori RGB/scart, che ad oggi sono quasi del tutto spariti per via dei nuovi standard HDMI. Naturalmente, Android Box offre anche una porta HDMI, oltre a 2 USB standard e al connettore ethernet. La superficie superiore è completamente riflettente e reca soltanto la scritta, piuttosto anonima, Android Box. Insomma, l’aspetto esteriore sarebbe migliorabile, ma posizionato sotto ad una qualsiasi TV non sfigura troppo e, del resto, quel che conta sono le prestazioni. Tutto sommato, inoltre, la presenza di connessione scarta amplia la compatibilità del dispositivo, che potrà essere utile a rimodernare anche vecchie TV a tubo catodico, o comunque schermi piatti più datati senza connettività HDMI.

android box3

Prestazioni

A livello tecnico il box Android in prova si difende bene, risultando superiore a molte altre periferiche dello stesso tipo. E’ basato su Android 5.1, monta una CPU Rockchip 3368 Octa-core a 28nm e una GPU PowerVR G6110. Grazie ai 2GB di RAM DDRIII il sistema è fluido e reattivo sin dalla prima accensione, quando si inizia a navigare tra le pagine del sistema operativo e aprendo il Play Store si iniziano ad installare le prime applicazioni o a configurare i propri account Google. Anche la navigazione in rete, solitamente punto deboli di questi set top box, soprattutto nelle pagine più pesanti, risulta invece piacevole e fluida, a patto di utilizzare un mouse.

Android Box, infatti, viene recapitato a casa con il proprio telecomando, che risulta assolutamente utile per la gestione di poche basilari funzioni, soprattutto legate alle app media center. Con il telecomando si riesce ad accendere/spegnere la periferica, e ad avviare le varie app. Per poterne fare un utilizzo più intenso, però, come postazione per la navigazione, è assolutamente consigliabile l’utilizzo di mouse e tastiere, che vengono tranquillamente riconosciute dal sistema, sia nel caso di tecnologia bluetooth, sia nel caso vengano utilizzati dongle WiFi ad hoc.

Un TV Box di questo genere ha, prevalentemente, uno scopo di Media Center. Abbiamo testato svariati formati, senza riscontrare particolari problemi, se non con la risoluzione 4K, a dire il vero non troppo utilizzata dalle nostre parti. Alcuni file sample scaricati dal web vengono riprodotti fedelmente, senza il minimo lag o incertezza, mentre in altri abbiamo riscontrato problemi nell’audio e altri ancora, invece, hanno restituito uno schermo nero. Aiuta il reparto media center l’app Kodi pre installata, che fornisce un hub ben fatto e completo all’interno del quale poter raccogliere i propri video e i file audio, interamente gestibile con il telecomando incluso.

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Nessun problema, invece, nella visualizzazione di video su Netflix, che vengono riprodotto fedelmente senza alcun tipo di problematica. L’app YouTube, seppur completamente funzionale, mostra qualche piccolo scatto nella riproduzione dei filmati, probabilmente non dovuti a motivi hardware, ma solo di mancata ottimizzazione software. Insomma, quando si parla di reparto media center Android Box è sicuramente una risorsa preziosa, anche se probabilmente è meglio non fare su di esso troppo affidamento per la riproduzione 4K, comunque supportata, ma per la quale è necessario rivolgere l’attenzione a periferiche ben più costose.

Sistema operativo

Come già accennato, Android Box monta Lollipop in versione 5.1 praticamente stock, naturalmente con Google Play Store già installato e perfettamente funzionante. Questo vuole dire, tendenzialmente, che sarà possibile installare qualsiasi applicazione dallo store. Se è vero che la quasi totalità di app funziona perfettamente, è altrettanto vero che il TV Box in questione non è adatto al gaming. Abbiamo provato ad installare i classici Angry Birds 2 o Clash Royale. Il primo funziona senza audio, il secondo non parte nemmeno. Insomma, quasi certamente saranno molti i giochi che potrebbero funzionare, ma stante l’assenza di qualsivoglia ottimizzazione è probabile che molti titoli presentino bug o malfunzionamenti. Insomma, stare con la speranza di trovare un titolo funzionante all 100% non equivale a fare di questo set top box una macchina da gioco.

Il consiglio, invece, è quello di installare immediatamente un TV Launcher, che trasforma completamente la UI di Android adattandola al meglio per un utilizzo TV con il telecomando incluso. In basso l’immagine del risultato che è possibile realizzare, ovviamente personalizzando le caselle con le app desiderate.
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Conclusioni

Un hardware sicuramente più performante di molti altri modelli simili; lo si nota anche semplicemente sfogliando le pagine del sistema operativo, ma anche durante la navigazione web o l’utilizzo di app come il Play Store. Come Media Center va sicuramente molto bene, soprattutto per la visione di flussi streaming come Netflix, l’app Rai e quella di Mediaset. Non adatto al gioco, ma comodo invece per la navigazione web.

Costa 99,99 euro su Amazon si acquista da qui.

PRO

  • Sistema fluido
  • Adatto come Media Center
  • Telecomando Incluso
  • Navigazione web soddisfacente

CONTRO

  • Esteticamente retrò
  • Non adatto al gaming

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