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Yotaphone 2, in prova lo smartphone più originale in commercio con due schermi integrati

Tra i prodotti più menzionati degli ultimi mesi c’è lo Yotaphone 2,  un prodotto che si distingue da tutto il resto che abbiamo visto sul mercato, per essere dotato di due schermi. Su Macitynet ne abbiamo già parlato in occasione dell’anteprima al Mobile World Congress del 2014, poi in occasione del lancio in Europa, infine ancora più in dettaglio quando abbiamo assistito alla presentazione a Milano al lancio nel nostro Paese. Ora è giunto il momento di dare qualche impressione più diretta, frutto di una “presa in mano” che è durata qualche giorno e che ci ha permesso di farci una idea precisa di quel che questo cellulare, indubbiamente innovativo, è in grado di fare.

Iniziamo subito precisando che le impressioni iniziali formulate alla prima rapida presa di contatto al lancio, decisamente positive, sono confermate da un test più approfondito. Yotaphone 2 è costruito molto bene: è sottile, leggero, con assemblaggio di qualità e ingegnerizzazione di alto livello. Gli appassionati hardware, come chi scrive, non possono fare a meno di notare che nonostante l’integrazione del doppio schermo, il dispositivo ha uno spessore di solo 9 millimetri, una sfida superata brillantemente tenendo contro che a differenza del primo Yotaphone, questa nuova versione integra due schermi sensibili al tocco, entrambi di qualità elevata.

yotaphone 2 20 1000 icon okLo schermo AMOLED principale da 5 pollici offre colori ricchi e vivaci, neri profondi e un ampio angolo di visualizzazione, qualità che si traducono in una esperienza d’uso estremamente piacevole con Android, con le app di qualsiasi tipo per produttività, giochi e tempo libero. Anche immagini e video rendono molto bene su Yotaphone 2, peccato però che la fotocamera principale non sia all’altezza dello schermo. Pur essendo da 8 megapixel a nostro giudizio foto e video sono lontani dall’elevato livello qualitativo offerto non solo da iPhone ma anche da altri terminali Android di fascia medio-alta, segmento di mercato in cui il terminale in prova si colloca per il suo prezzo non proprio abbordabile.

Come avremo modo di approfondire in questa recensione, il prezzo di listino di 749 euro rappresenta uno dei punti deboli di questo valido smartphone, così come la fotocamera che in breve può essere giudicata solo discreta per foto e video, livello che può in alcuni casi scendere fino a mediocre in caso di foto scattate con luce artificiale o in condizioni di scarsa luminosità. Questi dettagli possono passare in secondo piano in smartphone e tablet di fascia medio bassa, ma risultano più difficili da digerire per un terminale proposto a 749 euro di listino.

AMOLED a colori ed e-ink in scala di grigi: la differenza tra il giorno e la notte
Mentre lo schermo frontale brilla per colori e vivacità, sul retro il display e-ink visualizza qualsiasi cosa in scala di 16 sfumature di grigio. La resa è praticamente identica a quella che ben conoscono gli utenti di dispositivi ebook reader, come i Kindle di Amazon, i modelli Kobo e altri ancora, solo che in Yotaphone 2 la qualità di visualizzazione risulta leggermente inferiore e naturalmente la diagonale è inferiore, pari a 4,7”.

La differenza sostanziale però non sta nei colori ma nei tempi di risposta, diversissimi tra AMOLED ed e-ink e nei consumi di energia. Il binomio tra reattività dello schermo e consumi di fatto condiziona i modi di utilizzo di Yotaphone 2 per ciascun utente, vediamo tre esempi. Il valore massimo di autonomia è fornito dal costruttore: utilizzando solo lo schermo e-ink per leggere, quindi con tutti i collegamenti spenti e senza mai usare lo schermo AMOLED a colori, Yotaphone 2 funziona per 100 ore, quindi più di 4 giorni.

Si tratta ovviamente di un caso estremo in cui il dispositivo non è usato affatto come uno smartphone, bensì come un ebook reader tascabile. Il dato di 100 ore di autonomia in lettura comunque ben illustra la qualità fondamentale dello schermo posteriore, vale a dire l’elevata efficienza energetica, 7 volte superiore agli schermi tradizionali, con applicazioni che offrono poca o nessuna interattività.

All’estremo opposto, usando Yotaphone 2 come un qualsiasi altro terminale dotato di un solo schermo, quello a colori, l’autonomia risulta pari a un giorno o di poco superiore, a seconda del carico di lavoro e delle chiamate effettuate. Questo altro caso limite evidenzia come l’impiego esclusivamente con il display a colori AMOLED renda di fatto Yotaphone 2 praticamente identico in termini di autonomia a qualsiasi altro smartphone in commercio.

Il terzo scenario di impiego è una via di mezzo: in test e prove sul campo Yotaphone 2 impiegato normalmente ha offerto una autonomia superiore a 2 giorni. Questo risultato è stato ottenuto navigando su internet per diverse ore, gestendo circa un’ora di chiamate e altre operazioni con lo schermo AMOLED a colori, mentre quello e-ink è stato impiegato per la gestione delle mail, i messaggi e ovviamente per la lettura.

Oltre ai tre casi principali è possibile contare su altri dati forniti dal costruttore. Considerando la carica piena della batteria al 100% e le 100 ore dichiarate in modalità solo lettura su e-ink, si deduce facilmente che usando lo schermo posteriore all’1% di batteria corrisponde 1 ora di lettura, ma questo come abbiamo visto è un esempio d’uso estremo, con connettività cellulare completamente disattivata. Pur trattandosi di un caso limite non è del tutto privo di significato, anzi.

Pensiamo a chi viaggia spesso in aereo, anche per lunghi voli, con le funzioni telefoniche disattivate. Con gli smartphone tradizionali la preoccupazione della carica residua all’arrivo è una costante, con Yotaphone 2 si può invece leggere o giocare a dama e scacchi ed avere la certezza di arrivare a destinazione di poter affrontare una giornata di lavoro, anche se non abbiamo avuto modo di ricaricarlo.

In caso di sopraggiunta riserva di carica, Yotaphone 2 e lo schermo e-ink possono fare la differenza. In questo caso basta azionare il pulsante YotaEnergy per disabilitare tutte le funzioni non indispensabili e alimentare esclusivamente quelle necessarie per l’utente. Mentre con il 15% di carica con iPhone o un qualsiasi altro smartphone siamo a un passo dallo spegnimento obbligato, se non disponiamo di alimentatore o di una presa della corrente, con Yotaphone possiamo coprire una intera giornata di lavoro, fino a 9 ore per messaggi e chiamate. Con il 10% di carica si arriva a 7 ore, mentre con il 5% fino a 3 ore. Sono prestazioni che solo uno smartphone con schermo e-ink può garantire, a patto di non accendere mai o di accendere pochissimo lo schermo AMOLED a colori.

Il dilemma dell’utente Yotaphone 2
Dagli esempi d’uso riportati emerge il dilemma per gli utenti di questo originale smartphone: se usiamo soprattutto lo schermo AMOLED l’autonomia ne risente ed è come avere tra le mani uno smartphone tradizionale, con autonomia simile, solo decisamente costoso per essere un Android. La vera differenza di Yotaphone 2 è data invece quando l’utente riesce a utilizzare spesso lo schermo secondario e-ink, che taglia i consumi ma non è indicato per tutte le app, questo non solo per la visualizzazione in scala di grigi ma soprattutto per i tempi di risposta molto più lenti.

Lo schermo e-ink può essere utilizzato non solo per la lettura degli ebook ma anche per gestire i messaggi di testo, WhatsApp, le email, le notizie e gli articoli RSS, la navigazione GPS, le playlist musicali, il calendario e anche app e servizi per tenere sotto controllo le cose da fare e gli appuntamenti. Mentre per la lettura di libri e documenti di lavoro non ci sono assolutamente problemi, le app che richiedono l’inserimento di testo richiedono pazienza da parte dell’utente, non solo da chi è abituato a scrivere velocemente. I tempi di rilevamento del tocco e di aggiornamento dello schermo e-ink sono stati migliorati ma risultano sempre molto inferiori a quelli degli schermi tradizionali: se scriviamo troppo rapidamente rischiamo di perdere digitazioni e di ottenere suggerimenti sempre errati per comporre rapidamente le parole.

Infine le app che richiedono frequenti aggiornamenti dello schermo, come per esempio i giochi ma anche la riproduzione video e così via, non solo non rendono bene sullo schermo e-ink ma consumano più energia rispetto allo schermo AMOLED. Naturalmente non ha molto senso giocare su uno schermo in bianco e nero, tranne forse per alcuni titoli di strategia, ma giocando su e-ink oltre a perdere dettagli grafici e colori, si ha un rallentamento consistente dei tocchi su schermo e se il gioco aggiorna spesso le immagini si consuma più energia. Lo stesso vale per il sistema operativo Android che può essere utilizzato completamente anche su e-ink, ma risulta allo stesso tempo poco pratico e controproducente. Non è un caso che tra i pochi giochi inseriti dal costruttore nel software dedicato allo schermo e-ink di Yotaphone 2 troviamo sia la dama che gli scacchi che richiedono pochi tap sul display e soprattutto pochi aggiornamenti dello schermo.

Considerazioni per gli utenti Android
Yotaphone 2 è un netto miglioramento rispetto al suo predecessore ed è uno smartphone valido. È elegante, sottile, leggero e ben costruito ed è l’unico in commercio dotato di due schermi. Anche le specifiche tecniche sono di buon livello, ma il suo problema principale è il prezzo e il tipo di utilizzo che ne farà l’utente. Per sfruttare l’unicità di questo terminale occorre impiegare il più possibile lo schermo e-ink: in questo caso l’autonomia garantita supera gli altri terminali e per alcuni utenti il prezzo può valere il gioco. Stiamo pensando non solo agli appassionati di lettura ma anche chi usa costantemente liste to do, calendario, note, email e in generale app e servizi basati sul testo, possibilmente con un numero limitato di inserimenti tramite tastiera virtuale e con pochi aggiornamenti video.

Per chi invece pensa di utilizzare per gran parte del tempo lo schermo AMOLED il fattore prezzo diventa più rilevante. Con una spesa di 749 euro è possibile infatti scegliere tra diversi altri smartphone top di gamma Android, solitamente proposti a prezzi inferiori, con specifiche superiori e con la possibilità di espandere la memoria, cosa impossibile da fare con Yotaphone 2 che integra 32 GB ma non offre uno slot per le espansioni. Così con la stessa spesa richiesta per Yotaphone 2 è possibile scegliere un altro smartphone Android e poi acquistare a parte un ebook reader.

Note su Yotaphone 2 Per gli utenti iPhone e Mac
Anche per gli utenti del mondo Apple, questo terminale russo rappresenta una novità interessante nel mercato smartphone. In questo caso però il prezzo non è l’unico scoglio da superare. Utilizzando iPhone infatti l’utente può contare su una vasta gamma di funzioni e servizi integrati, che lo sono ancora di più per chi usa iPhone in abbinamento a un Mac. Per chi possiede un Mac, iPhone rappresenta lo smartphone migliore da acquistare e lasciarlo per un Android non è una scelta sempre consigliabile.

Per chi è abituato a usare iPhone da anni, il passaggio al mondo Android potrebbe risultare un po’ brusco. Su Yotaphone 2 è installata una versione stock di Android 4.4.3 con poche o nessuna personalizzazione, con l’eccezione dei software Yotaphone per l’uso dello schermo e-ink. L’interfaccia risulta molto meno curata graficamente ma soprattutto più arzigogolata e meno immediata rispetto a iOS. Android permette una grado di personalizzazione superiore rispetto a iOS, e questo può valere molto o tutto per gli utenti più smanenttoni, ma per chi è abituato al mondo Apple dove tutto funziona con pochi tap e in modo semplice, il passaggio non è indolore.

Pro
E’ lo smartphone più originale in commercio, l’unico con due schermi
Ben costruito, sottile, leggero ed elegante
Lo schermo e-ink è ideale per leggere e per le app basate soprattutto sul testo
Specifiche tecniche di buon livello

Contro
Prezzo elevato
Fotocamera migliorabile
Per aumentare l’autonomia occorre utilizzare lo schermo e-ink non indicato però per tutti i compiti e le app

Disponibilità e prezzo
Yotaphone 2 è stato lanciato in Italia al prezzo di listino di 749 euro ma è già possibile trovarlo in commercio a prezzo leggermente scontato. Per questa recensione la redazione di Macitynet ha ricevuto in prova solamente il terminale, privo di accessori e di confezione di vendita che comunque sembra molto curata e include anche gli auricolari con microfono, inseriamo alcune immagini in calce in questa pagina. Nel momento in cui scriviamo su Amazon è proposto a 713 euro.

yotaphone 2 fronte e retro 1000 ok

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