L’ormai famigerato patent troll Lodsys è ritornato alla carica e sta proseguendo la sua attività di intimidazione legale verso numerosi attori del settore mobile, nonostante i passati interventi di Apple e Google che hanno in qualche modo tentato di dare un supporto ai vari sviluppatori attaccati dalla società. Tra gennaio e aprile del 2013 Lodsys ha ripreso le sue attività “legali” con grande intensità, avviando diverse cause per violazione di brevetti, sia nei confronti di piccoli sviluppatori indipendenti, sia verso alcuni attori più conosciuti, non solo nel panorama mobile. Sono stati colpiti fra gli altri Crocs, General Motors, Volkswagen of America, Gameloft, Gamevil e Walt Disney Company.
La pietra dello scandalo riguarda una serie di brevetti detenuti dall’azienda che riguardano l’utilizzo non solo di alcune tecnologia di acquisto in-app, ma anche alcuni tipi di chat interattiva, moduli di feedback degli utenti e sondaggi, servizi che nella pratica mettono a rischio la stragrande maggioranza dei siti online.
Mentre alcune aziende coinvolte hanno già deciso di cedere e concedere a Lodsys quanto richiesto (solitamente una piccola percentuale dei profitti), l’Electronic Frontier Foundation sta tentando di contrastare il fenomeno dando una mano agli sviluppatori: è disponibile online una sorta di vademecum e FAQ su come poter affrontare l’eventualità di una causa. Lo scontro fra il patent troll e la comunità di sviluppatori si preannuncia senza esclusione di colpi.
